PIANO INDUSTRIALE WHIRLPOOL: NELLE SEDI IMPIEGATIZIE I CONTI NON TORNANO

Ormai da alcuni mesi è in atto in Whirlpool un confronto serrato e deciso tra le organizzazioni sindacali, territoriali ed aziendali, ed i vertici locali della Multinazionale sulla riorganizzazione delle sedi impiegatizie fabrianesi: i problemi derivano dalla fusione avvenuta con l’accordo del luglio 2015 con il quale veniva dichiarato un numero importante di esuberi da gestire entro la fine del 2018. Nei vari tavoli territoriali e nazionali di verifica che si sono svolti nell’ultimo semestre, è emersa una diversità di interpretazione dell’accordo che sta portando ad un clima di forte tensione tra i dipendenti delle sedi, con forti preoccupazioni per il futuro.

 L’azienda continua a considerare come eccedenze tutte le persone che sono state oggetto di riqualificazione professionale e non ci si trova sul punto di partenza degli organici da cui iniziare a scalare i 240 esuberi, ossia l’organico in forza al momento della firma secondo i sindacati. Si ritengono inoltre insufficienti le operazioni di insourcing (internalizzazioni) messe in campo dall’azienda e previste dal piano industriale, mentre continuano operazioni di delocalizzazioni verso altri territori italiani, ed anche verso la Polonia, di interi uffici in una mera logica di risparmio che però porta ad un depauperamento delle professionalità sul territorio oltre al rischio di creare ulteriore disoccupazione una volta terminato l’ammortizzatore sociale.

Durante l’ultima assemblea del 7 luglio si è deciso di intraprendere un percorso di mobilitazione: negli ultimi contatti di questi giorni, tra sindacati ed Azienda, si è giunti alla convocazione di un nuovo tavolo territoriale durante il quale ci si confronterà nuovamente e si proverà ad arrivare una soluzione condivisa: nel caso l’Azienda voglia mantenere la sua posizione, così come fatto fino ad ora, già dai giorni immediatamente successivi saranno messe in campo tutte le azioni necessarie a trovare un accordo, nella logica di salvaguardare il tessuto industriale e sociale del territorio.