SICUREZZA E PREVENZIONE, CERRETO D’ESI CHIEDE SCUOLE SICURE

A cura del direttivo del Comitato Scuole Sicure Cerreto d’Esi

Il 20 giugno 2017 alle ore 21 il direttivo del comitato scuole sicure di Cerreto d’Esi, presso il Teatro Casanova, ha incontrato insieme al consiglio d’istituto, il Sindaco, gli assessori, la preside e i tecnici esecutori delle prove di vulnerabilità sismica delle scuole. Una riunione riservata per mantenere gli animi tranquilli. Ci sono stai riferiti dei valori, che questi giorni comunque sia già erano emersi, ossia lo 0,23 per la scuola media e lo 0.15 per la scuola primaria. Degli indici molto bassi per delle scuole frequentate giornalmente da alunni dai 6 ai 14 anni e per i docenti e il tutto il personale che ogni giorno è costretto a passarvi molte ore. Non conosciamo per quale motivo il Sindaco abbia indetto una riunione in forma così ristretta, ma quello che è venuto fuori dall’incontro è che le scuole non cadono, state sereni che anche con il terremoto le strutture resistono, dobbiamo fare dei lavori per adeguarle, ma a settembre non avendo altra soluzione nessuno firmerà la chiusura delle scuole. E’ stata ostentata molta sicurezza, troppa a nostro avviso. Una scuola con 0,15 e un’altra con 0,23 non possono essere considerate delle scuole solide, che diano il tempo necessario di evacuazione. Signori, stiamo parlando di un terremoto, che non si prevede ne come entità, ne come forza, ne dove si concentrerà ,ne se sarà  prossimo le nostre vicinanze, ne se avrà la stessa forza e lo stesso epicentro delle volte passate. I tecnici hanno detto bene sono dei numeretti, che sono venuti fuori da studi sugli edifici, ma nessuno può dire che risposta le strutture avranno mettendoci la mano sul fuoco, l’ingegneria è una scienza e come tale può fare anche degli errori. Beh l’errore è umano ci mancherebbe, ma con i nostri figli sotto, assolutamente questo errore deve essere totalmente escluso per la nostra modesta opinione.

Una riunione atta a non creare bagarre, ne confusione, ecco questo è stata. Il Sindaco Porcarelli ci ha parlato di altri due incontri, uno giovedì 22 giugno a Piediripa (Mc) dove chiederà finanziamenti per la costruzione di un polo scolastico sia medie che primaria insieme , oppure che le scuole esistenti siano adeguate. I costi sono ovviamente differenti circa 6.000.000 di euro per il polo nuovo e 2.500.000 euro circa per gli adeguamenti o miglioramenti sismici. Nel contempo l’utilizzo dei Musp scolastici sembra essere escluso per la troppa burocrazia e i tempi molto ristretti per l’inizio del prossimo anno scolastico, stanno vagliando altre soluzioni, ma essendoci stato ripetuto più volte di stare tranquilli possiamo immaginare che a settembre i nostri figli sederanno di nuovo nelle solite aule. Questo per quanto riguarda il Comitato sembra una cosa inaccettabile. Abbiamo chiesto la chiusura delle strutture e di trovare una soluzione alternativa. Ci è stato detto che alcuni lavori si potrebbero fare anche con le lezioni in corso, lavori che durerebbero circa 3 anni per l’adeguamento, con conseguente rumore, disturbo e via vai di muratori. Non crediamo che sia una cosa proponibile e non osiamo immaginare se ci dovesse essere una prova di evacuazione , speriamo non dettata dalla natura, in mezzo a questo marasma. Abbiamo sentito tante parole, ascoltato, fatte domande, ma non abbiamo avuto soluzioni plausibili se non quella della costruzione del polo nuovo. Molti comuni sono in lista da tempo e rientrano in piani scuole, è vero che le loro erano quasi tutte danneggiate o erano in attesa di finanziamenti da tempo, ma noi comunque abbiamo dei risultati pessimi per cui meritiamo di avere delle strutture scolastiche sicure, antisismiche che durino nel tempo.

Per noi le soluzioni si devono trovare, ma non nel modo che ci hanno proposto all’incontro, ossia tranquillizzandoci per non allarmare nessuno, ma sventolando quei numeretti per come sono, numeri che non sono in una fascia che può rassicurare, ma tutt’altro,sono indicatori che qualcosa va fatto e anche in fretta. Il Sindaco incontrerà tutti i genitori, le forze politiche, i cittadini cerretesi in un’assemblea pubblica aperta per illustrare la situazione non appena avrà risposte dalla Regione Marche, abbiamo sollecitato che incontri privati come questo non siano più accettabili e che tutta la comunità cerretese sia informata nel tempo più breve possibile delle risposte e delle decisioni che il Sindaco prenderà in seguito gli incontri regionali. Il Comitato, poi solamente nella forma del suo direttivo, non può rappresentare un’intera comunità e non vogliamo comunque arrogarci il diritto di dover parlare per tutti i genitori dei 300 o più bambini  e ragazzi che frequentano le suddette scuole. Possiamo solo fare la nostra battaglia per la nuova scuola come la stiamo facendo da alcuni mesi, ma ora tutto è in mano al Sindaco, alla politica, noi possiamo dire la nostra solo questo. Per il Comitato il primo passo è che a settembre le scuole rimangano comunque chiuse e che si trovi da subito una soluzione alternativa in un ambiente che garantisca un sereno svolgimento delle lezioni, ma gli edifici scolastici con questi valori meritano i lucchetti ai cancelli.. nient’altro. Noi vogliamo dire che finora abbiamo avuto fortuna, tra scosse notturne, con la neve e di domenica siamo stati proprio graziati e non osiamo pensare con questi dati cosa potrebbe accadere con terremoti diversi e non vogliamo nemmeno pensarci. Ora che i dati sono questi, chiediamo sicurezza e prevenzione il malato va curato appena si scopre che sta male non dopo quando è accaduto l’irreparabile e non si può più far nulla.