SENTINUM E LA BATTAGLIA CHE CAMBIÒ LA STORIA

Qui siamo nel comune di Sassoferrato, borgo marchigiano dalle origini romane, visto che il suo antico nome è Sentinum. Solo nel Medioevo, l’agglomerato di Sentinum, ricoperto completamente di terra e vegetazione, venne riportato alla luce ed utilizzato agli inizi come cava per costruire nuovi edifici sacri e civili, vedi per la chiesa di Santa Lucia e anche per l’Abbazia di Santa Croce  costruita nel 1100 dai Conti Atti riutilizzando antiche colonne e capitelli romani. Tra gli scavi è possibile individuare strade romane, cardo e decumano, pavimentum, resti delle terme, mosaici, epigrafi ecc.. il Parco di Sentinum è ritenuto uno dei siti archeologici più rilevanti delle Marche . L’importanza di Sentinum, citata in tutti i libri di storia, è legata ad una battaglia che fece la storia, che cambiò le sorti e segnò il percorso inarrestabile dei Romani: la Battaglia delle Nazioni. In questo territorio si scontrarono nel 295 a.C. i Romani guidati da Decio Mure e la lega Gallo-Sannita, la quale presentava un numero di soldati superiore agli stessi Romani, 60.000 contro circa 40.000. I Sanniti, dalla terra del Sannio, erano abilissimi guerrieri ed erano considerati il pericolo più insidioso dall’esercito romano. I Romani utilizzarono una tattica, quella di provare  sconfiggere uno ad uno i popoli che si erano alleati, prima vinsero gli Etruschi, i Sanniti nel frattempo si coalizzarono con gli stessi Etruschi sconfitti, poi coi Galli Senoni, i Sabini, i Lucani e gli Umbri  formando una coalizione molto forte e numerosa. I romani si avvalsero dei Piceni come unici alleati. Fu una battaglia cruenta, durissima, infinita, I Romani sfruttarono anche la disorganizzazione della Lega, generali nemici scoordinati tra loro ed individualisti intenti solo al tornaconto del proprio esercito. Sul campo morirono il console Decio Mure e il duce sannita Gallio Egnazio, 25.000 soldati della Lega persero la vita, circa 9.000 furono invece le perdite per quanto riguarda l’esercito dei legionari. Vittoria definitiva e duratura per l’esercito romano che permise a Roma di unificare per la prima volta politicamente e culturalmente  gran parte della Penisola da Pisa a Messina e far si che le popolazioni sconfitte fossero assoggettate nella confederazione romano-italica.  Passo decisivo per  la costruzione di quello che poi sarà l’Impero Romano.

Francesco Fantini