L’ULTIMO SALUTO AL RAGIONIER TINI

Cattedrale gremita, questa mattina, per l’ultimo saluto al vicesindaco e assessore alle Finanze del Comune di Fabriano, Angelo Tini, deceduto venerdì per colpa di un malore fatale che non gli ha lasciato scampo. Un migliaio di persone hanno raggiunto San Venanzio per le esequie ad una persona che si è occupata della città della carta per più di 30 anni. Don Alfredo Zuccatosta ha celebrato la messa, nella giornata in cui la Chiesa ricorda la solennità della Pentecoste, insieme a don Aldo Mei, don Aldo Buonaiuto e don Luigi Forotti. “Il vangelo – ha detto il parroco della Cattedrale – ci invita a rinnovare la nostra fede. Oggi siamo qui come comunità cristiana e lo Spirito Santo ci invita a fissare lo sguardo a Gesù: se togliamo lo sguardo da Lui non capiremo più il senso della nostra vita. Un aiuto ci viene dato da San Paolo che ci ricorda i doni che lo Spirito dà ai credenti e che devono essere messi a servizio della comunità. Lo stesso Angelo ha messo a disposizione della città questi doni e la presenza di così tante persone – ha concluso don Alfredo – è la dimostrazione tangibile.” Il Gonfalone della città, le autorità, i politici, la gente comune. Tutti nel silenzio per ricordare un uomo che se ne è andato a 65 anni per colpa di un malore mentre si trovava a Senigallia con amici e parenti. “Salutiamo Angelo e ricordiamo il bene che ha fatto per la nostra città – ha rimarcato  don Alfredo Zuccatosta. – Il Signore lo accolga nella comunità dell’amore di Dio”. Assente il vescovo diocesano, Mons. Stefano Russo impegnato nella celebrazione del sacramento della Cresima a Matelica. Ieri pomeriggio il presule ha raggiunto la camera ardente per la benedizione della salma e una preghiera con i familiari.

I ricordi 

Al termine della cerimonia il saluto commosso del figlio e del sindaco Giancarlo Sagramola che ha sottolineato che “Angelo ha affermato il suo essere uomo in questa terra, un uomo testardo e capace, preciso, un uomo dei numeri, dell’ordine e delle regole. L’ospedale Profili – ha precisato il primo cittadino – è diventato ospedale anche grazie a lui. E’ stato un uomo del sociale, uno dei fondatori del Fenalc nel comprensorio, un politico che ha sempre creduto nelle frazioni. E’ stato un amministratore innovatore, ha cambiato la Democrazia Cristiana con il suo essere propenso al cambiamento. Oggi finisce un’epoca. Ho ricevuto molti attestati di riconoscenza nei confronti di Angelo – ha detto – ma il segno più bello è la vostra vicinanza”. Poi un passaggio politico. “Tini diceva – ha concluso Sagramola – che ‘abbiamo retto la botta’. E’ vero. Lasciamo un bilancio in ordine e lo presenteremo il 6 giugno per rispetto del suo lavoro e in suo onore”. Poi l’applauso e la salma parte per l’ultimo viaggio il cimitero di San Donato. (Leggi di piùhttps://www.radiogold.tv/?p=27242 )

Marco Antonini, Gigliola Marinelli