TERREMOTO E RICOSTRUZIONE, DIBATTITO AD ALBACINA E SULLA JP…

La campagna elettorale fabrianese prosegue, con un dibattito su un tema molto sensibile: le conseguenze del terremoto, e le proposte per ripartire. L’incontro “Smettere di tremare – Albacina, Fabriano e le altre: ripartire dopo il sisma”, è organizzato da Fabriano Progressista, la lista che sostiene la candidatura a Sindaco di Vinicio Arteconi: dopo il successo dell’incontro in Piazza del Comune con il Presidente della Toscana Enrico Rossi, i progressisti rilanciano con un altro dibattito pubblico, che si svolgerà al Circolo FENALC di Albacina mercoledì 31 maggio alle 21.30. La scelta non è casuale: Albacina è una delle zone della città più colpite dal terremoto, un tema di cui in campagna elettorale si è parlato poco nonostante gli sfollati, i danni alle abitazioni e al patrimonio artistico e culturale, e i riflessi sul commercio e il turismo. Per Fabriano Progressista la battaglia della ricostruzione è un aspetto importantissimo, accanto alla difesa dell’ospedale e dei servizi pubblici di base, della lotta contro lo spopolamento e l’abbandono di Fabriano e delle altre città della Montagna marchigiana. L’incontro sarà introdotto da Vinicio Arteconi, candidato sindaco Fabriano Progressista: il primo intervento sarà di Venanzo Ronchetti, sindaco di Serravalle di Chienti durante il sisma del 1997 e uno degli uomini simbolo della ricostruzione. Lui e Gianni Paoletti, geologo specializzato in ristrutturazioni antisismiche e attivo già nel terremoto dell’Emilia del 2012, parleranno di quanto è già stato fatto, di quello che resta da fare e di quello che si sarebbe dovuto fare meglio, per ricostruire le città terremotate e mettere in sicurezza le persone e le attività produttive. Sarà poi la volta di Leonardo Animali, presidente del comitato “Riprendiamocilastrada”, molto attivo nella difesa della Clementina, dei suoi paesaggi e dei suoi paesi: la sua testimonianza di lotta si unirà a una di vita quotidiana, nelle frazioni di Genga fortemente danneggiate dal terremoto. A Giampaolo Ballelli, architetto con la passione della storia cittadina e dell’arte, il compito di fare il punto sui danni inflitti dal sisma al patrimonio artistico e culturale, e su come rispondere. Concluderà il dibattito Martha Ruggeri, candidata al Consiglio Comunale di Fabriano Progressista, con le proposte per rilanciare Albacina e affrontare la crisi post-sisma, evitando l’abbandono e la decadenza della più grande delle frazioni di Fabriano. Martha Ruggeri, nipote del partigiano Egidio Gagliardi e dello storico esponente socialista albacinese Leandro Mariani, è uno dei volti di punta della campagna elettorale di Fabriano Progressista: assieme a lei, lo storico del movimento operaio Stefano Gatti e il docente di Scienza delle Finanze in pensione Callisto Battifoglia completano la “tripletta” di nomi che fanno riferimento alla tradizione del socialismo fabrianese, e che hanno scelto di sostenere Vinicio Arteconi, nel nome dell’unità della sinistra. Lo sguardo è rivolto alle grandi battaglie del passato, come gli scioperi dei cartai e del Maglio, la Marcia della Fame di Castelletta, la vittoria di Giancarlo Castagnari nel 1995, ma anche e soprattutto al futuro: ed ecco quindi l’appuntamento sulla ricostruzione e un altro sul futuro del lavoro a Fabriano, che animerà l’ultima settimana di campagna elettorale di Fabriano Progressista.

SERVE CHIAREZZA SU JP E LOTTARE A ROMA PER L’AREA DI CRISI – di Fabriano Progressista

 Il Governo e JP devono sciogliere il nodo del piano industriale. Un piano credibile può trovare fondi anche esteri. Fabriano ha bisogno di chiarezza. È scandaloso che Fabriano stia fuori dai benefici concessi alle aree di crisi industriale complessa, Fabriano Progressista con Vinicio Arteconi lotteranno perché il Governo riveda i parametri. A Invocare chiarezza, certezza e condivisione, sembra di chiedere la luna a Fabriano. Il sottosegretario Antonello Giacomelli, due mesi fa, rispondendo alla parlamentare umbra Adriana Galgano a un question time ha dichiarato che il nuovo piano industriale di JP Industries è in attesa di essere definito e che subito dopo sarà possibile aprire il tavolo per stabilire come investire i fondi residui dell’Accordo di programma, circa 9 milioni. Risposte ugualmente nebulose tono sono state fornite dal governo all’on. Patrizia Terzoni. Siamo ancora a un nulla di fatto e a una situazione di stallo, è questa l’unica certezza. A Fabriano si continua ad affermare che il piano esisterebbe ma le banche non intendono finanziarlo, Fabriano Progressista chiede all’azienda JP di fare pubblica chiarezza: il tempo passa e il destino per le centinaia di lavoratori è sempre più fosco. Questa azienda ha già beneficiato del sostegno pubblico, quindi fare chiarezza è non solo obbligato ma doveroso. Sono anni che i lavoratori vivono nel limbro della JP. Fabriano È possibile che un’azienda che ha immobili, macchinari e centinaia di maestranze, non riesca a farsi sostenere il piano industriale da investitori internazionali? Fabriano Progressista continuerà a farle queste domande, nell’interesse dei lavoratori e del territorio. C’è poi lo scandalo della mancata concessione del riconoscimento di Area Industriale di Crisi Complessa. È vergognoso che il Ministero dello Sviluppo Economico non riconosca a Fabriano questi benefici, perché il reddito medio dei cittadini è sopra i parametri. Il Ministero è consapevole del tasso di disocuppazione devastante, oltre il 25%? Devono essere cambiati i parametri, questa sarà la battaglia di Vinicio Arteconi, che avvierò coinvolgendo anche l’Umbria. Non possiamo continuare a perdere tempo.