TURISMO E SPIRITUALITA’, TUTTE LE CHIESE CRISTIANE DELLE MARCHE A FABRIANO

Il turismo religioso come vettore per invertire la rotta della crisi che sta attanagliando Fabriano. Non solo carta e infiorate nella città a confine tra Marche ed Umbria. Un settore in via di espansione che per anni è stato sottovalutato da molti operatori è proprio quello del pellegrinaggio. Il comprensorio che ha dato i natali a molti Santi e Beati e che ha ospitato San Francesco d’Assisi può ripartire proprio dalla messa in rete del suo patrimonio storico, culturale e religioso millenario. Lungo il percorso che porta da Roma a Loreto, infatti, c’è Fabriano. Qui si ritroveranno, il prossimo 30 aprile, tutte le chiese cristiane della Regione su invito della Commissione pace, giustizia e salvaguardia del creato del Consiglio delle Chiese Cristiane delle Marche. L’appuntamento, per la seconda edizione, è alle ore 16 presso il Monastero di San Silvestro. Cattolici, ortodossi del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli e di Bucarest, la chiesa Anglicana, quella Avventizia del Settimo Giorno, l’Evangelica Metodista e Battista si ritroveranno sul luogo dove è sepolto San Silvestro per un cammino all’interno del bosco di Montefano con momenti di lettura e meditazione che si concluderà con la preghiera ecumenica insieme ai monaci benedettini. Poi un momento di fraternità.

“E’ urgente – hanno detto dal Consiglio delle Chiese Cristiane delle Marche – mantenere viva l’attenzione sulla necessità di salvaguardia del creato dallo sfruttamento, dall’inquinamento selvaggio e da uno stile di vita consumistico. I fedeli sono inviati a partecipare per camminare insieme ai religiosi per un mondo migliore”. Sarà l’occasione per tutti i cristiani marchigiani di conoscere il patrimonio del comprensorio fatto di abbazie, santuari, chiese antiche che contengono capolavori unici e inestimabili da visitare. I cittadini, in più di un’occasione, lo hanno ripetuto più volte negli ultimi mesi: il turismo religioso può aiutare Fabriano ad uscire dalla crisi e dare ossigeno alle attività commerciali. Con l’Eremo di Santa Maria di Valleremita rimesso a nuovo, l’abbazia di San Cassiano, San Vittore, e quella di Vadicastro che attende urgente una messa in sicurezza causa inagibilità provocata dal sisma, il comprensorio potrebbe essere sfruttato a dovere. In città, poi, ci sono perle come la Cattedrale, San Benedetto (da anni è stato sollecitato un intervento per salvare gli affreschi), San Domenico (la chiesa è stata definita una “piccola Pinacoteca”) e San Nicolò la città può offrire un percorso culturale e didattico di spessore che andrebbe messo in rete e pubblicizzato.

Marco Antonini