FABRIANO RIPARTE DAL GIANO, PARLANO FRATELLI D’ITALIA – AN

A cura di Fratelli d’Italia – An

La vita, come la intendiamo biologicamente, nasce dall’acqua e questo elemento è fondamentale per la nostra esistenza. La civiltà si sviluppa vicino all’acqua che diventa elemento essenziale per la crescita di un agglomerato urbano. L’acqua, in definitiva, è ciò di più vicino alla “positività” che ci possa essere. Solo a Fabriano, in tempi oscuri, mantenuti tali da una mentalità retrograda, si poteva pensare di tombare quanto ciò di più rappresentativo abbiamo in città. La nostra cittadina, nasce e si sviluppa grazie alle acque del Giano che diventa parte essenziale della vita stessa del piccolo borgo che via via si espande nel tempo. Il simbolo stesso della città tutta: il ponte dell’Aera, presente nello stemma cittadino, insieme al fabbro che batte il ferro su di esso, chiuso sotto tonnellate di cemento come tutto il tratto del fiume che attraversa il centro abitato. Finalmente, dopo anni di proteste portate avanti civilmente ma pertinacemente, la politica alla guida della città ha iniziato ad aggiustare il tiro ma facendolo, come solito, in malo modo. Si arriva così a spendere miseramente denaro pubblico costruendo qualcosa che non è qualificante, bensì estremamente pacchiano ed inutile.

Scoprire il Giano per creare dei muri che di fatto ne nascondono il corso, ricoprendo gli stessi di marmo bianco, che nulla ha a che vedere con l’architettura del centro storico e con il COR-TEN, che altro non è che un acciaio resistente alla corrosione, sicuramente costoso, ma che di fatto fa pensare al “ferro arrugginito”. Tutto ciò è, a nostro avviso, estremamente inadeguato per una città che deve innanzitutto essere accogliente. Fratelli d’Italia Fabriano, rappresentata dal candidato Sindaco Vincenzo Scattolini, si impegna, in caso di vittoria alle prossime elezioni, ad una consultazione popolare per decidere quale dovrà essere il futuro del nostro fiume e del nostro centro storico, pertanto nel caso in cui venga data l’indicazione di togliere il marmo e il COR-TEN ci impegneremo sin da ora affinché ciò avvenga. Fabriano ha bisogno di rinascere e per far ciò ha bisogno di attingere linfa dalle sue radici ed è ora che il ponte dell’Aera, considerato dal Vasari un capolavoro, attribuendo l’ampliamento dello stesso al grande architetto Bernardo Rossellino, venga ridato alla luce, grazie ad un restauro “senza se e senza ma”. Questo deve essere il fulcro della rinascita, perché si ripartirà da qui: da quel fluire incessante di acque e di vite che hanno reso già grande nel tempo la nostra città.