TAGLIO CONIFERE NEL FABRIANESE, BISONNI CHIEDE ALLA GIUNTA REGIONALE DI CONTROLLARE

Tutti i boschi delle Marche sono di interesse paesaggistico secondo il Codice dei Beni Culturali e del paesaggio e sono vincolati da direttive europee soprattutto se all’interno di Rete natura 2000. Per questo vanno salvaguardati e controllate tutte le operazioni di tipo meccanico che sono eseguite al loro interno. Il Consigliere regionale, Sandro Bisonni, partendo da questo preciso concetto ha presentato una interrogazione in Consiglio regionale per sapere se la Giunta regionale è a conoscenza di quanto sembra stia accadendo in alcune comunanze agrarie del fabrianese e soprattutto come intende intervenire. “Da una segnalazione pervenuta – afferma Bisonni – sembrerebbe, qualora quanto segnalato corrispondesse alla realtà dei fatti, che delle imprese avendo acquistato in piedi aree in quella zona, soprassuoli di conifere o miste, per produrre cippato, cioè il legno ridotto a scaglie, avrebbero messo in atto gravissimi comportamenti difformi a quelli autorizzati.” Questa segnalazione porta il Consigliere ad una riflessione di più ampio respiro sull’utilità dei boschi e del loro utilizzo. “I boschi in generale – prosegue Bisonni – sono un bene di tutta la comunità. Un uso non controllato di questa risorsa può portare danni incredibili. Ci vogliono anni per far crescere un albero senza contare il deterioramento, in ambito idrogeologico, che può essere causato al territorio da uno sfruttamento non controllato. Gli interessi legati all’economia non devono mai essere in contrasto con il rispetto dell’ambiente e dei diritti dei cittadini. La Regione ha in questo settore precise competenze e responsabilità.” Ecco la necessità di portare il problema in Consiglio regionale. “Ho chiesto alla Giunta – conclude Bisonni – in primis, se è a conoscenza della veridicità di questi fatti, nel caso se intendere avviare le relative procedure di controllo ed infine di verificare se gli interventi sono conformi o meno a quelli che sono stati autorizzati.” Lo riferisce, in una nota, il consigliere regionale del Gruppo Misto Sandro Bisonni.