COME STA L’OSPEDALE PROFILI? LE DOMANDE DELLA CONSULTA A SINDACO E ASUR

Dall’ultima assemblea della Consulta Socio Assistenziale Umanitaria sono emerse svariate perplessità ed è volontà del Presidente Delfino Bocci e della Consulta tutta farle emergere mediante lettera aperta indirizzata al nostro Comune ed ai responsabili della Sanità. Le Associazioni: Attivamente Alzheimer, AVIS, AVULSS, Centro Aiuto alla Vita, Ass. Donatori Midollo Osseo, Ass. Italiana Donatori Organi, ANFFAS, Noi Come Prima, Sclerosi Multipla, STRABORDO, Ass. Tutela del Diabetico, UNITALSI, Casa Madonna della Rosa, Centro Città Gentile, Centro Italiano Femminile, Cittadinanza Attiva, Croce Azzurra, Fondazione Marco Mancini, Fondazione Sergio Luciani, La buona novella, MO.D.DI.H, Narconon Astore e San Vincenzo de’ Paoli vorrebbero infatti avere delle risposte dal Sindaco Giancarlo Sagramola, dal Direttore Generale dell’Area Vasta 2, l’Ing. Maurizio Bevilacqua e dal Direttore Sanitario del nostro presidio ospedaliero Stefania Mancinelli.

“Ci piacerebbe capire quali sono i programmi di sviluppo per il nostro ospedale nel prossimo futuro – afferma Delfino Bocci a nome di tutti. – Proseguire su questa strada senza cambiare nulla significa, senza mezzi termini, condannare a morte l’Ospedale. Per non vederne involvere l’attività, ci sono già dei progetti? Quali?” Le problematiche sono molteplici: “Perché attualmente non avviene il turn over del personale medico? – mancanza dalla quale, ci spiega Bocci, purtroppo tutto l’ospedale è interessato. Il reparto di Urologia ne è l’emblema, perché a tutt’oggi ancora non viene sostituito il Primario, costringendo i pazienti fabrianesi che necessitino di operazioni a recarsi in altri comuni, come ad esempio Jesi. Ma questo problema non conosce barriere di reparto. Perché anche in Cardiologia da più di 2 anni non viene più integrato personale medico? – incalza il Presidente della Consulta.

“Ad onor del vero, colgo l’occasione anche per assegnare una nota positiva al nostro Ospedale, derivante dal fatto che da poco nel reparto di Oncologia è stata inaugurata una nuova sala d’aspetto più confortevole ed accogliente; una bellissima iniziativa che abbiamo apprezzato molto. Venendo poi al reparto Maternità ci piacerebbe conoscere i numeri aggiornati delle attività per poter fare delle valutazioni e capire anche che tipo di sviluppi sono previsti. Se ne sono previsti, soprattutto. A Fabriano avevamo anche una sala studiata ed attrezzata appositamente per il parto indolore, inaugurata e sulle prime timidamente attivata, ma poco dopo rimasta inutilizzata per mancanza di personale assunto. Fino ad arrivare ad oggi, che, causa necessità di stanze post terremoto, è stata adibita ad altri usi.”

C’è poi il gravoso problema delle liste d’attesa. “Cardiologia e Oculistica gli esempi più eclatanti, potremmo sapere perché non si riesce a prenotare una visita tramite il Cup a Fabriano, se non dopo molto tempo, e si viene sempre rimpallati altrove? Bisognerebbe comprendere che risanare questi meccanismi è fondamentale, perché per il signore cardiopatico di 87 anni può essere non poco problematico essere costretto a recarsi a fare la visita a Civitanova Marche o ad Ascoli Piceno. Possibile che debbano sempre rendersi necessarie sollecitazioni esterne da parte di medici per trovare un posto urgente in lista nel nostro Comune?” Le Associazioni Socio Assistenziali Umanitarie di Fabriano attendono risposta.

Paola Rotolo