“PAUSA CAFFE’ E CAMBIO D’ARIA DI PRIMA MATTINA NON DANNEGGIANO NESSUNO”

“Il consigliere D’Innocenzo ha tutti gli strumenti per far rispettare le norme, queste sue uscite mi sanno tanto di demagogia. Pausa caffè ed un cambio d’aria di prima mattina non danneggiano nessuno. Ricordo che l’Amministrazione comunale ha già redatto, un anno fa, alcuni provvedimenti restrittivi per vietare il fumo negli uffici, come è giusto che sia, e la sosta nella prima ora di servizio. La pausa caffé può essere effettuata, per massimo dieci minuti, una volta al giorno nei giorni senza rientro pomeridiano e due volte il martedì e giovedì quando gli uffici sono aperti fino alle 18”. Il sindaco Giancarlo Sagramola replica così al blitz del consigliere di Forza Italia che mercoledì mattina alle 7,30 si è recato in Municipio, in Piazza 26 settembre 1997, per monitorare cosa accade normalmente negli uffici pubblici. La battaglia politica è solo all’inizio.

D’Innocenzo

“Mentre la città vive una crisi senza precedenti, alcuni impiegati comunali, senza nessun controllo da chi dovrebbe essere preposto, entrano in ufficio e passano parte della prima ora a bere caffè dalla macchinetta e fumano tranquillamente la sigaretta. Poi – ha denunciato D’Innocenzo – per liberare l’edificio dall’odore insistente del fumo, spalancano le finestre mentre i termosifoni vanno a palla. Hanno il coraggio, poi, di chiedere sacrifici ai cittadini, tasse e multe di ogni genere, mentre loro, in assoluta arroganza fanno ciò che gli pare. Dovremmo contare le ore e ore sprecate in un anno intero di lavoro e di riscaldamento. Il sindaco Sagramola che mi ha visto uscire l’altro giorno alle 8 e mi ha detto “Fai bene a controllare” dovrebbe far monitorare la situazione a chi di dovere”. Non si placano le polemiche il giorno dopo l’attacco alla macchina comunale.

Da una parte i dipendenti che chiedono di ammorbidire i toni, di non generalizzare e di entrare a sorpresa in ufficio per vedere quello che realmente fanno tutti i giorni tra mille difficoltà, dall’altra tanti dipendenti stanchi della sigaretta accesa al primo piano dello stabile e nei bagni. “Non è possibile che coloro che non fumano – ha confidato un dipendente – devono sottostare alle esigenze di chi è dipendente dal fumo anche in orario di servizio”.

Le restrizioni

L’ultima comunicazione, datata 4 marzo 2016 e firmata dal Segretario Generale, fanno sapere dall’ufficio del Sindaco, spiega che “il recupero psicofisico delle energie deve essere strettamente limitato al tempo necessario per il suo svolgimento”. Il dirigente dovrà evitare che si verifichino afflussi massicci di personale nelle aree adibite a pausa. La pausa, invece, espletata fuori la sede di lavoro dovrà essere appositamente timbrata. “Proprio un anno fa sollecitai il segretario generale ad intervenire – ha concluso D’Innocenzo – ed ora è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti”. Tanti i cittadini che hanno detto la loro e preso posizione, chi a favore e chi contro i dipendenti. “La polizia locale situata proprio all’interno di quegli uffici – si sono chiesti ieri i cittadini – perché non interviene?”. Anche ieri si è lavorato regolarmente per tutta la giornata con l’amarezza di essere finiti nell’occhio del ciclone per colpa di alcuni che non hanno a cuore il bene pubblico e hanno dipendenza da fumo.

Marco Antonini