VECERRICA SUL BULLISMO, “LA COLPA E’ DEGLI ADULTI”

“Davanti a questi episodi ci dobbiamo fare un esame di coscienza. Siamo in grado di percepire il grido di aiuto dei nostri ragazzi alle prese con comportamenti violenti? Siamo davanti a una vera e propria emergenza educativa: i figli sono coccolati, accontentati e lasciati ore e ore da soli, con i social network, senza istruzioni per l’uso. Gli adulti sono assenti e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Serve un patto educativo forte tra scuola, chiesa e famiglia, per invertire la rotta”. A parlare è monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica con un passato da insegnante di religione e una vita in mezzo ai giovani con il  pellegrinaggio Macerata-Loreto nato per coinvolgere gli studenti prima del grande passo dell’esame di maturità. Il presule, alle prese con una serie di conferenze sui giovani che sta tenendo in diverse diocesi d’Italia, si è appellato alle istituzioni locali dopo l’ultimo caso di bullismo segnalato in una scuola media di Fabriano. “C’è troppa distrazione e aggressività nelle nostre famiglie – ha spiegato – ed emerge tanta negatività. La società è pessimista, la crisi del lavoro e la mancanza di soldi fa il resto. Dobbiamo iniziare ad educare i nostri ragazzi a una vita bella e buona fin da piccoli. Quante volte, invece, durante gli allenamenti sportivi o qualche partita, i genitori litigano in maniera forte per la moviola, per una decisione dell’arbitro non considerata giusta o per un errore del proprio figlio?”

Davanti a episodi violenti da parte di ragazzi contro altri ragazzi, monsignor Vecerrica ha chiesto interventi educativi efficaci per salvaguardare il più debole. “Una delle responsabilità più grandi dei nostri tempi – ha commentato – è che gli adulti accompagnano poco i ragazzi che devono essere sempre e in tutto autonomi. Nella realtà non è cosi: i nostri figli hanno bisogno della famiglia, degli insegnanti, degli educatori che danno loro un punto di riferimento e che lavorano in sinergia per la crescita del bambino”. Troppo assenteismo, da parte degli adulti, fa male alle nuove generazioni che perdono modelli di vita sostituiti dalla tv e dal cellulare. Intanto nella scuola fabrianese dove è stato segnalato un episodio di bullismo si sta tornando alla normalità e si lavora con gli alunni. Si sta riflettendo su quanto accaduto, sul perché nessuno dei ragazzi che ha assistito ad alcuni comportamenti da bulli nei confronti di un compagno di classe non ha sentito la necessità di difendere l’amico o avvertire un insegnante.

Marco Antonini