L’ADDIO AD ALESSANDRO VITALETTI E L’APPELLO ALLA PACE

Silenzio e commozione a Sassoferrato dove tantissime persone, nonostante la pioggia, hanno salutato Alessandro Vitaletti, il professore ucciso sabato 28 gennaio in via Buozzi. Chiesa di San Facondino gremita oggi pomeriggio alle ore 15. In prima fila i suoi alunni della seconda e terza A della scuola media di Serra San Quirico con gli insegnanti che hanno abbracciato i familiari di Alessandro e si sono sostenuti a vicenda. La messa è stata presieduta da don Giovanni Mosciatti. Presente anche l’amministrazione comunale. “Proviamo sconcerto e dolore – ha detto il sacerdote nell’omelia – e abbiamo tante domande che ci poniamo da quando è accaduto questo terribile fatto. Ora alziamo gli occhi a Gesù, chiediamo aiuto a Lui”. Nel corso della celebrazione è stato letto il vangelo delle Beatitudini, lo stesso che si è proclamato il 28 gennaio, giorno della tragedia. “Quelle parole ci spiegano la vita. Beati gli afflitti, beati coloro che adesso piangono, perché saranno consolati. È Cristo che ci viene a dare la speranza nella sua risurrezione. Beati i miti che non vogliono risolvere le questioni terrene con la violenza. Usiamo il cuore – ha esortato – ascoltiamo il nostro cuore perché è lì che possiamo trovare l’abbraccio di Gesù, di Dio”. Poi un lungo applauso e con gli occhi pieni di lacrime il feretro ha continuato il suo viaggio, l’ultimo, verso il cimitero cittadino.

Marco Antonini