McDONALD’S A FABRIANO, PARLA L’EX SINDACO ROBERTO SORCI

Non si arrestano le polemiche tra i fabrianesi sulla questione McDonald’s, multinazionale del fast-food celebre in tutto il mondo che sta per approdare anche nella nostra Città. Tempo fa avevamo intervistato sulla questione il sindaco Giancarlo Sagramola, che ci aveva informati della già emanata Delibera di approvazione dell’accordo procedimentale per la realizzazione del progetto della Ditta Magazzini Gabrielli S.p.a. di Ascoli Piceno, la quale, oltre che impegnarsi nella realizzazione di un’opera pubblica importante, intende costruire due edifici di tipo commerciale nella zona di Via Dante e più precisamente, un supermercato, previa bonifica della zona selezionata, per una superficie coperta pari a 1.900 mq dei potenziali 5.130 mq usufruibili ed, orientativamente di fronte, un altro stabile per una superficie coperta di 700 mq, da destinare poi proprio all’attività del fast-food McDonald’s. Sulle polemiche cittadine il Sindaco aveva già allora tentato così di mettere un punto: “Cerchiamo di evitare polemiche inutili e di favorire progetti che possano essere molto vantaggiosi per il nostro territorio se guardati con lungimiranza”, purtroppo con poco esito.

Per capire al meglio i risvolti attuali, sarebbe necessario fare prima un po’ di chiarezza sulle dinamiche antecedenti alla questione ed inerenti a quelle proprietà. Ne abbiamo parlato con Roberto Sorci, molto informato in merito perché all’epoca Sindaco di Fabriano. “Comincio col dire che parliamo di un’area assoggettata a processo di bonifica già da molto prima di questo progetto del McDonald’s, ovvero già dal 2005, quando la ditta Edilninno, allora proprietaria dei terreni, presentò un progetto di trasformazione urbanistica che prevedeva la costruzione di nuovi stabili. Fu allora che grazie all’obbligo di caratterizzazione dei terreni si evidenziò la necessità di effettuare una bonifica dal tetracloroetilene presente nel terreno, prima del termine della quale non si sarebbe potuto procedere con i lavori. L’Edilninno iniziò la bonifica, ma il suo successivo fallimento, purtroppo, ha fatto sí che quei terreni finissero nelle mani di un curatore fallimentare che non ha continuato il processo. Questa – ha spiegato Sorci – è la cronistoria di quei terreni.”

“Ma veniamo al 2014, anno in cui arriva la proposta della Gabrielli s.p.a., la quale, a seguito di un accordo preso sia col curatore fallimentare che con il Comune, decide di investire sul grande progetto commerciale di cui parliamo. Tutto questo, ovviamente, solo previa bonifica portata a termine, anche perché deve essere chiaro che è la legge stessa a stabilire che finché la bonifica non sarà ultimata non si potrà edificare.” – asserisce Sorci e, sulle polemiche, prosegue – “Credo che non stia certo a noi giudicare le scelte imprenditoriali altrui. Se qualcuno arriva a prendere la decisione di investire in un progetto, penso si sia già ampiamente preoccupato di valutare da sé tutti i rischi imprenditoriali del caso. Le uniche domande che è più che lecito, se non doveroso, porci sono: è tutto lecito e legale? In questo caso sì, lo è. La collettività ne trarrà vantaggio? Assolutamente sí e per svariati motivi. Primo, verranno bonificate, sistemate e valorizzate delle zone ormai da anni lasciate al totale degrado (nella foto come è la zona e come sarà); secondo, apriranno delle attività che inevitabilmente comporteranno assunzioni; terzo, sarà fatto, totalmente a spese della Gabrielli S.p.a., un intervento di pubblica utilità che comprenderà la realizzazione della rotatoria di Piazzale Matteotti, con marciapiedi ed attraversamenti pedonali annessi, il prolungamento di Via Carducci fino a Viale Campo sportivo, la realizzazione di parcheggi con numerosi posti auto usufruibili anche dai residenti e la costruzione di questi 2 nuovi stabili uno di fronte all’altro, con un criterio logico, oltre che legale, di ridistribuzione degli spazi molto elevato, gestito tramite i precetti dell’urbanistica compensativa.”

Serve un altro supermercato? “Questa direi che rientra tra le domande che spetta solo alla Gabrielli S.p.a. porsi, non a noi, e a loro saranno il tempo ed i numeri a rispondere. Vogliamo parlare di cibo? È una mera questione di gusti – ha ribadito – come avviene per tutte le altre attività. Ed essendo McDonald’s un’attività commerciale come un’altra, ognuno avrà la propria idea sui suoi prodotti e sceglierà liberamente se entrarci o meno. La dietrologia personalmente non mi interessa. Anzi, per esperienza personale, perché ho avuto modo di toccare con mano queste realtà, posso affermare con estrema tranquillità che le cucine McDonald’s con i loro sistemi interni di gestione, tecnicamente, per quanto concerne l’HACCP sono a posto, probabilmente anche più di molti nostri ristoranti. Le polemiche annesse sulla tradizione culinaria locale che non ne sarebbe rispettata, poi, mi fanno ancora più ridere! Io ho sempre deciso di andarmi a mangiare un piatto di tagliatelle piuttosto che una pizza – ha commentato Sorci in conclusione – a prescindere da quanti sushi-bar avessi nelle vicinanze, e viceversa naturalmente; quindi non vedo dove sia il problema.”

Senza contare poi il fatto che la stragrande maggioranza dei ragazzi fabrianesi è già assidua frequentatrice della catena di fast-food in questione e anche di altre simili, quindi, probabilmente, si sta solo dando loro l’opportunità di risparmiare chilometri e chilometri di strada.

Paola Rotolo