DA BINARI SOPPRESSI A LINEE TURISTICHE. MANCA LA FABRIANO-PERGOLA

“Il 24 gennaio è stata approvato all’unanimità il disegno di legge alla Camera che trasforma le linee ferroviarie storiche, soppresse o sospese, in linee turistiche. Nell’elenco incluso nella legge non figura la linea Fabriano-Pergola”. Lo denuncia il consigliere comunale Giancarlo Bonafoni di Fabriano. “Dai contatti avuti con la relatrice, onorevole Romina Mura (Pd), al fine di includere la suddetta linea – ha detto – si evince il suo interessamento e l’invito di mobilitare i Sindaci del territorio perchè ne facciano esplicita richiesta.

Le ferrovie turistiche

La proposta di legge, approvata all’unanimità dalla Camera dei deputati il 24 gennaio, si propone di definire una cornice normativa certa, organica e razionale per la fattispecie «ferrovia turistica», a oggi non contemplata nel sistema normativo relativo al trasporto ferroviario, e di mettere quindi a sistema, attraverso la predisposizione di una serie di regole standard e mirate rispetto alla particolarità del viaggio, dei mezzi e delle infrastrutture utilizzate, una particolare e diffusa modalità di accesso e visita turistica dei territori di particolare valenza naturalistica, archeologica e culturale, quella attraverso linee ferroviarie secondarie costruite e attivate fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, molte delle quali vere e proprie opere di ingegneria ferroviaria. Si tratta di complessivi 1.300 chilometri da tempo sospesi al servizio di trasporto ordinario, molti dei quali a scartamento ridotto, non elettrificati e quasi tutti a binario unico, sulle quali i treni, spesso trainati da locomotori a vapore, viaggiano a basse velocità (30-50 chilometri orari) e attraversano ampie porzioni di territori, anche montani, di diverse regioni italiane, spesso inaccessibili ad altri mezzi di trasporto. «Queste tratte ferroviarie, ha affermato la relatrice Romina Mura del PD, rappresentano già ora modalità di accesso alle aree interne e montane del nostro Paese e insieme connessione fra costa ed entroterra, motivazione di viaggio per molte destinazioni turistiche minori, che altrimenti sarebbero sconosciute, di fatto veri e propri attrattori turistico-culturali, intorno ai quali i territori hanno costruito con successo – e stanno costruendo, anche attraverso importanti investimenti finanziari e progettuali – sistemi di sviluppo turistico integrato». Attrattori turistico-culturali attraverso i quali promuovere le destinazioni turistiche minori, per provare, come ribadito dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini durante l’audizione in Commissione Trasporti, a concretizzare quella strategia di moltiplicazione dell’offerta turistica italiana, per attrarre sia turismo interno che quello internazionale.

Le prescelte in tutta Italia

Tratte ferroviarie ad uso turistico già individuate e previste dalla norma. Sono classificate come tratte ferroviarie ad uso turistico, le seguenti linee: a) Sulmona-Castel di Sangro; b) Cosenza-San Giovanni in Fiore; c) Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio; d) Sacile-Gemona; e) Palazzolo-Paratico; f) Castel di Sangro-Carpinone; g) Ceva-Ormea; h) Mandas-Arbatax; i) Isili-Sorgono; l) Sassari-Palau Marina; m) Macomer-Bosa; n) Alcantara-Randazzo; o) Castelvetrano-Porto Palo di Menfi; p) Agrigento Bassa-Porto Empedocle; q) Noto-Pachino; r) Asciano-Monte Antico; s) Civitavecchia-Capranica-Orte; t) Fano-Urbino

La conversazione di Bonafoni con l’onorevole Mura

“Mi dispiace che la vs tratta non sia inclusa nella prima elencazione. La legge ora va al senato. Ricordate che le 18 tratte turistiche sono comunque solo le prime, le altre che hanno i requisiti previsti dalla legge, verranno, attraverso le procedure dalla stessa previste, qualificate come turistiche. Quindi nn preoccupatevi. In ogni caso va benissimo che i sindaci si muovano e comincino a formulare la richiesta. Per qualsiasi cosa rimango comunque a vs disposizione”.

Il museo Vaporiera

Rilanciare il turismo nel comprensorio con il Museo della Vaporiera. Lo hanno chiesto i consiglieri comunale del gruppo “Noi assieme” che hanno presentato un’interpellanza poi approvata in prossimo consiglio a Fabriano affinchè la Giunta Sagramola faccia il possibile per evitare lo smantellamento della linea Fabriano-Pergola. L’obiettivo è quello di ospitare, su quel binario, i treni a vapore sfruttando la possibilità di un uso esclusivo della tratta senza creare problemi ai treni regionali in partenza da Fabriano. Durante il viaggio su convogli d’epoca i turisti verrebbero accompagnati in un viaggio ricco di eccellenze e rarità che comprende il sito archeologico di Sassoferrato, le Grotte di Frasassi, la medioevale abbazia monastica di Fonte Avellana, il Museo della Miniera di Cabernardi, i Bronzi Dorati di Pergola, il Museo della Carta di Fabriano, il Museo dei Mestieri in Bicicletta, solo per citarne alcune. “Tutto ciò – ha detto il consigliere Giancarlo Bonafoni – oltre che costituire eccezionale forma di attrazione, sarà occasione di lavoro per giovani volenterosi. Non escludiamo, infatti, la costituzione di una vera e propria scuola del vapore che attirerebbe appassionati da ogni parte del mondo. Considerato che le Ferrovie dello Stato hanno provveduto alla chiusura del Deposito e relativa Officina, chiediamo anche l’utilizzo di questi locali per l’allestimento del Museo Vaporiera. Una risorsa importante da non sottovalutare per una città Unesco come Fabriano”.

Marco Antonini