LA LUNGA NOTTE DELLA PAURA CON UN MICROFONO IN MANO

E’ stata quella del 26 ottobre scorso la lunga notte del sisma, vissuto con palpitazione e paura dalla cittadinanza fabrianese. La lunga notte dello sciame sismico che si è susseguito dal tardo pomeriggio e che ha riaperto la ferita, mai rimarginata, del terremoto che colpì Fabriano il 26 settembre 1997. Un numero, il ventisei, che ha rimbalzato,quasi come un drammatico e vile gioco del destino, nei racconti e nella memoria collettiva  della nostra gente, spaventata e segnata dall’inesorabile incapacità di prevedere questa forza oscura e devastante della natura.E’stato un terremoto vissuto anche attraverso i mezzi social, in particolar modo facebook, che ha unito e fatto sentire meno soli i nostri concittadini. Con il collega Marco Antonini abbiamo improvvisato una diretta radio, aperto la sede dell’emittente cittadina Radio Gold nello spirito di un pubblico servizio a cui una radio non può e deve sottrarsi, specie nelle situazioni di emergenza. I nostri concittadini ci hanno seguito nel nostro tentativo di informare con notizie certe ed ufficiali sul bilancio dei danni, di concerto con il nostro sindaco Giancarlo Sagramola, la Protezione Civile, la Croce Rossa, la Croce Azzurra, i Vigili del Fuoco ed il volontariato tutto. Tante le domande rivolte alla nostra redazione, anche le più semplici ed in apparenza banali ma che in realtà non lo sono, frutto solo del desiderio della nostra gente di sapere che qualcuno era lì pronto ad intervenire ed a rispondere, fosse solo per un semplice conforto o per placare il panico più che  legittimo e giustificato dalla potenza del sisma che si stava vivendo sulla propria pelle.Il dramma di questo sisma ha a mio parere aperto uno spiraglio alla solidarietà, allo spirito di condivisione ed al superamento delle piccole o grandi schermaglie che sovente questa città rileva anche attraverso l’attacco sui social ed i media tutti. Di pessimo gusto alcune esternazioni , anche dalla sottoscritta sottolineate e condannate, di qualche  mente delirante in cerca spasmodica  di un errore nella macchina dei soccorsi per giustificare un banale attacco a livello politico. Nelle situazioni di emergenza e di dramma , in momenti così delicati per un territorio, la strumentalizzazione politica dell’errore è di pessimo gusto. Se ci riempiamo la bocca di parole quali sinergia e unione di intenti finalizzati al bene comune ogni speculazione diventa low profile e fuor di luogo. Il sindaco di Fabriano ed il suo staff , coadiuvati dalle forze dell’ordine e dal volontariato tutto,  hanno dimostrato di saper gestire egregiamente l’emergenza. Ogni tanto cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. E’ gratis.

Gigliola Marinelli