OLTRE 100 SCOSSE NELLA NOTTE

E’ stata segnata dal susseguirsi di un centinaio di scosse, la più forte di magnitudo 3.5 alle 4:13, vicino Ussita (un’altra replica di magnitudo 3.3 alle ore 10,10), la seconda notte da sfollati per i circa 4 mila terremotati della provincia di Macerata, sistemati in strutture provvisorie, palazzetti dello sport e qualche tenda. Alcuni gruppi sono già stati trasferiti negli alberghi della costa, come gli sfollati di Visso. Saranno seguiti oggi da altri terremotati. Non si può affrontare l’inverno nelle tende, ha ripetuto ieri anche il premier Renzi in visita a Camerino, uno dei centri più colpiti. Il problema però è che in tutta l’area del sisma ci sono tantissimi edifici inagibili, e non sarà facile trovare una sistemazione adeguata e di lunga durata per così tante persone. Chiuse fino al 31 ottobre le scuole, per verifiche e sopralluoghi. Tantissimi in macchina anche a Fabriano per paura. La seconda notte all’aperto è stata segnata dal freddo. Centinaia di persone, invece, hanno dormito al PalaFermi. A causa del terremoto, a Fabriano il Teatro Gentile, il ridotto e il foyer sono stati temporaneamente chiusi in attesa di un’analisi puntuale sull’intero l’immobile, ”difficoltoso per la complessità architettonica e costruttiva dell’edificio”. Lo ha deciso ieri il sindaco Giancarlo Sagramola. Le attività didattiche dell’Università Popolare che si svolgono presso il Ridotto del Teatro sono quindi temporaneamente sospese. Per completare una serie di sopralluoghi è stato disposto anche lo spostamento temporaneo degli uffici dei vigili urbani negli locali del quarto piano di Palazzo Chiavelli, e il trasferimento dell’Ufficio Relazioni con il pubblico presso la Biblioteca Multimediale Sassi. L’Ufficio informazioni e accoglienza turistica Iat è stato trasferito nella Pinacoteca civica Molajoli.