RIDURRE SI PUO’, RICONOSCIMENTO PER LA SCUOLA ALLEGRETTO

Sono state premiate le migliori esperienze di prevenzione della produzione dei rifiuti che si sono distinte in tutto il territorio regionale per aver coniugato, in questo momento così delicato, vantaggio ambientale, economico e sociale. La premiazione è stata preceduta dalla presentazione delle nuove linee guida del centro del riuso e di quelle per Ecofeste. Il premio, alla terza edizione, è promosso da Regione Marche, Legambiente Marche, UPI Marche, Anci Marche, Upi Marche, Unioncamere Marche e Utilitalia che nel 2009 hanno sottoscritto un protocollo con l’obiettivo di stimolare la riduzione della produzione dei rifiuti come principale antidoto al ricorso alle discariche e al consumo di nuove materie prime. Dopo aver raggiunto buoni risultati nella raccolta differenziata, nelle Marche molto resta ancora da fare nella riduzione dei rifiuti, l’altro obiettivo richiesto dalla Comunità Europea. Per aiutare la crescita di questo nuovo percorso virtuoso, per il terzo anno nelle Marche è stata promosso l’avviso di segnalazione aperto a privati cittadini, istituzioni, università, istituti scolastici e aziende per raccontare le azioni di riduzione che già sono in corso nella Regione.

Per la categoria “Riduzione dello spreco alimentare”, vince il premio “Ridurre si può nelle Marche” il Comune di Pesaro che con una estesa campagna di informazione e il coinvolgimento ristoratori locali ha contribuito a sensibilizzare i cittadini sulla necessità di ridurre gli sprechi alimentari. Stesso riconoscimento al Comune di Falconara con le Scuole Da Vinci, Leopardi e Mercantini, grazie al progetto “Good Food Bag” e sopratutto grazie all’intensa attività di comunicazione. Si aggiudicano il premio anche il progetto “Insieme contro gli sprechi” promosso da Auchan Retail Italia e il Comune di Montecassiano, attraverso il quale è stata realizzata una stretta collaborazione tra l’Amministrazione e lo staff della struttura commerciale per la riduzione degli sprechi alimentari.

Per la categoria generale “Riduzione della pericolosità del rifiuto”, vincono il premio “Ridurre si può nelle Marche” il Comune di San Benedetto del Tronto per aver sperimentato e stimolato l’utilizzo materiali biodegradabili alternativi al polistirene nel settore ittico, e l’esercizio commerciale TEA Natura che ha commercializzato spazzolini biodegradabili in bambù, ecosostenibili anche nel packaging.

Ricevono una menzione speciale il Comune di Pedaso, che ha saputo incentivare la riduzione degli imballaggi attraverso il progetto “Sfuso è meglio” grazie alla riduzione della tassazione dell’80% applicabile sulle superfici di vendita destinate ai prodotti alla spina; il Comune di Cupra Marittima con il progetto “Cupra per l’ambiente”, attraverso il quale è stato costruito un percorso condiviso con gli esercizi commerciali per la messa in atto di disciplinari orientati alla riduzione degli imballaggi e La Spina s.r.l. che, mediante il progetto “Pesonetto – Il tuo negozio alla spina”, ha contribuito concretamente alla riduzione degli imballaggi attraverso la vendita di prodotti solo ed esclusivamente alla spina.

Ricevono una menzione il Comune di Agugliano con il progetto “Centro del Riuso”, che ha consentito il recupero della piena operatività del centro attraverso l’utilizzo di personale volontario e grazie al quale è aumentata la quantità di rifiuti recuperati; il Comune di Pievetorina, che ha sperimentato una buona pratica di dematerializzazione all’interno degli uffici riducendo i rifiuti cartacei mediante stampa fronte-retro; infine il locale “Zucchero a Velò” di Ancona, che si è distinto per aver arredato i propri spazi con mobili e complementi di recupero ricavati da mercatini e magazzini.

Tra le tante esperienze pervenute si contraddistingue per un rilevante carattere di creatività, qualità, efficacia e valore educativo la Scuola Primaria di Fabriano “Allegretto di Nuzio” che si aggiudica il diploma di partecipazione per aver realizzato diversi progetti di carattere scientifico utilizzando materiali di recupero: un kit di acquaponica, una modalità di allevamento dei pesci e di coltivazione vegetale; una coltivazione di funghi dai fondi di caffè e una pala eolica utilizzando il pallet pervenuto alla scuola come base d’appoggio per del materiale della palestra.