PULIZIA DEI GIARDINI DI FABRIANO, PARLANO EVANGELISTI E ALIANELLO

È sempre più discussa tra i fabrianesi la questione della pulizia dei giardini pubblici Regina Margherita, anche sui social, dove si susseguono sempre più assiduamente le foto pubblicate da singoli cittadini a documentazione del degrado in cui spesso versano. Per fare chiarezza, ne abbiamo parlato con l’Assessore ai Lavori Pubblici Claudio Alianello e con l’architetto Roberto Evangelisti. “Comincerei col precisare che i nostri giardini pubblici non sono abbandonati a se stessi, ma vengono regolarmente puliti 3 volte a settimana, precisamente il lunedì, il mercoledì ed il sabato, da 2 Lavoratori Socialmente Utili; saltuariamente, inoltre, a seconda delle necessità, il lunedì gli addetti inviati anziché 2 diventano 4 o 5”, esordisce Evangelisti. “Per quanto riguarda i lavori di pulizia della piscina e del suo intorno, invece, al momento ne abbiamo già in programma due, ma qualora servissero ne stabiliremmo di certo degli altri in aggiunta. Stessa cosa vale per il taglio dell’erba, scandito da appuntamenti sempre prefissati in agenda, ma che nel numero varia a seconda della caratteristiche stagionali che di volta in volta ci si presentano: al di là infatti dei consueti, tassativi appuntamenti annuali con la cura di siepi e prati, una stagione molto piovosa, come quella che abbiamo avuto quest’anno, richiede necessariamente della manodopera aggiuntiva”, afferma l’Architetto, delineando un po’ quello che tecnicamente è il quadro generale dei lavori pubblici di pulizia delle nostre aree verdi. E ancora.

“C’è da dire, però, che da un po’ di tempo a questa parte ci siamo trovati a dover fronteggiare il gravoso problema del deposito dei rifiuti domestici nei cestini del giardino, incuria che ormai è prassi avvenire per mano di alcuni irrispettosi abitanti del centro storico. Inutile spiegare quanto disagio possa creare questo atteggiamento, il quale, provocando l’intasamento continuo in tempi brevi dei punti di raccolta, innesca un meccanismo per cui poi tutti i rifiuti normalmente destinati ai cestini finiscono per traboccare”, ci spiega l’Assessore Alianello. “Mi sembra chiaro come non sia semplice ovviare a tutto questo, ma di certo l’unica strada da percorrere è quella delle sanzioni da parte degli addetti ai controlli e dell’indignazione, non solo teorica, da parte dei cittadini stessi che si trovino di fronte a simili offese al nostro decoro, perché di questo si tratta”, dichiara l’Assessore, puntualizzando: “Per chi è già sul piede di guerra, anticipo che da parte nostra sarebbe sbagliato cercare di correre dietro all’illecito e tamponarlo aggiungendo altre pulizie a quelle già previste, poiché imboccheremmo una strada infinita di legittimazione delle irregolarità e di atteggiamenti impuniti, che allora sì ci porterebbe davvero al degrado, ma a quello del senso civico in generale, di gran lunga più grave e, se assecondato alla lunga, anche difficilmente reversibile”. “Parlando di senso civico, per l’appunto, inviterei tutti coloro che si imbattano in una fastidiosa cartaccia o lattina in mezzo al verde, anziché indignarsi nel mondo virtuale dei social, pubblicandone la fotografia con classico commento a seguito contro gli addetti ai lavori, ad indignarsi semmai nel mondo reale, chinandosi a raccogliere la sporcizia. Ne abbiamo avuto esempio nobile giusto recentemente, quando due signore, invece di polemizzare, si sono date da fare per ripulire le vie del giardino. Ecco, finché ci stupiremo e vedremo queste iniziative encomiabili solo come rare eccezioni, aspettando che nel frattempo arrivi il Comune a risolvere la situazione, non andremo da nessuna parte. Al contrario, sarà solo quando tutti ritroveremo questo tipo di sensibilità verso la nostra Città che le cose cambieranno davvero!”, questo il messaggio dell’Assessore Claudio Alianello, che sulla faccenda conclude così: “Chiarito quindi come le pulizie comunali vengano regolarmente fatte, non ci resta che sperare in un rinnovato senso civico da parte di tutti, magari cominciando col pensare che il Comune siamo prima di tutto noi cittadini e che anziché puntare il dito aspettando soluzioni dall’alto, potremmo fare lo sforzo di indignarci davvero e nel solo modo costruttivo di farlo, ovvero correggendo chi abusa, denunciando eventuali scorrettezze, aiutando a mantenere pulito e, perché no, pulendo noi in prima persona ove necessario”.

Paola Rotolo