IL CONSORZIO FRASASSI TENDE LA MANO AL COMUNE DI FABRIANO?

“Il Consorzio Frasassi è disponibile a un incontro con l’amministrazione comunale di Fabriano per migliorare il rapporto tra il complesso ipogeo conosciuto in tutto il mondo e Palazzo Chiavelli”. Così il generale Filiberto Cecchi, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ente che gestisce la perla dell’entroterra a due passi da Genga. A pochi giorni dal grido di allarme lanciato dal sindaco di Fabriano Sagramola circa la poca collaborazione tra le due località separate solo da montagne e da 13 km e dal maestro cartario Sandro Tiberi che constatava come pochissimi turisti dopo aver visitato le Grotte proseguono per la città della carta, ecco la presa di posizione del Consorzio che stupisce per la sua limpidezza. “Disponibili, come lo siamo sempre stati anche con altre cittadine – ribadisce Cecchi – peccato, però, che negli ultimi sei anni, da quando sono presidente del CdA, non mi è mai arrivata ufficialmente nessuna richiesta. Anche per noi collaborare è una necessità perché tutto il territorio deve essere valorizzato. Le porte sono aperte”. Il lavoro per creare una sinergia duratura tra piccole città che possono ottenere molto di più con una programmazione turistica nel lungo periodo che non lavora quindi solo sul turismo mordi e fuggi, è iniziato. I giorni record di Ferragosto sono un esempio. Il lungo week end alle Grotte ha fatto registrare 12.300 ingressi provenienti da tutta Italia e dall’estero. Sono cifre straordinarie visto che nei primi 15 giorni di agosto i visitatori sono stati 39.600 con un +10% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Numeri molto alti se si confrontano con quelli del Ferragosto a Fabriano. Il Museo della Carta e della Filigrana è stato ammirato, da venerdì a lunedì, da 1.200 persone. Da qui la necessità espressa dal sindaco Sagramola di studiare un piano di promozione e valorizzazione turistica che non sia limitato a un museo o una città, ma che coinvolga l’intero comprensorio. Ora si attendono i passi dell’amministrazione comunale che dovrà giocarsi nel modo giusto questa opportunità e capire perché una città con un patrimonio artistico e culturale di alto livello non riesce a vivere di turismo. Un punto di partenza potrebbe essere l’ideazione di un appuntamento annuale in grande stile dedicato alla carta di Fabriano che tutti conoscono ma che, forse, non è valorizzata a dovere.

“Fabriano non ha un evento legato alla carta, ma tanti appuntamenti nella sua casa, il Museo della Carta e della Filigrana. C’è un progetto per valorizzare meglio la nostra eccellenza ed è al vaglio di Unesco, ma servono investimenti importanti”. Così il sindaco – nei giorni scorsi – Giancarlo Sagramola ha commentato l’idea del maestro Sandro Tiberi che lamenta l’assenza di un appuntamento di richiamo legato proprio all’arte antica della carta a mano che ci ha reso famosi nel mondo. E se Fabriano sembra non essere attenta ai suoi due prodotti di punta – come non ricordare anche il salame? – altrove le cose non stanno così. La tv giapponese è sbarcata a Fabriano. Una troupe, insieme a Tiberi, ha girato alcune scene nel centro storico e nel suo laboratorio. La televisione nazionale Nhk è tornata così nelle Marche per realizzare un approfondimento sulla carta da trasmettere in tv e in radio. Il futuro spaventa. “Abbiamo solo due maestri d’arte che fanno la carta a mano: Sandro Tiberi e Luigi Mecella. L’obiettivo è quello di avvicinare i giovani – ha detto Sagramola – verso questa ricchezza su cui dobbiamo costruire il turismo di domani”. Di pensiero diverso Gabriele Santarelli, attivista del M5S. “Fabriano e la carta sono un binomio indissolubile che oltretutto è legato per molti ai ricordi dell’infanzia con i famosi album da disegno. Nel programma del Movimento 5 Stelle del 2012 – ha detto l’attivista – avevamo inserito l’idea di favorire l’organizzazione di una sorta di Expo carta, un evento della durata di più giorni nel quale ci sarebbe spazio per tutti coloro che, a livello mondiale, usano la carta per scopi artistici e non solo. Un evento da ripetere a cadenza annuale e al quale magari dare di volta in volta un tema diverso da sviluppare. Per fare questo però bisogna attivare collaborazioni con i privati, soprattutto con gli artigiani e con le cartiere cosa che a quanto pare questa amministrazione non è in grado di fare”.

Ora si attende la presa di posizione dell’amministrazione comunale alle dichiarazioni del Consorzio Frasassi sulla possibile apertura a sedersi intorno a un tavolo per pianificare qualcosa insieme.

m.a.