‘A FABRIANO NON C’E’ UN EVENTO DI RICHIAMO DEDICATO ALLA CARTA’

Valorizzare ciò che ha reso Fabriano famosa nel mondo nel corso dei secoli: la carta. E’ l’obiettivo di Sandro Tiberi, maestro cartario, che, proprio in questo mese di agosto, ha aperto la sua Accademia a residenti e turisti. Un punto di incontro tra il passato da valorizzare e il futuro da intercettare in una città che cerca di scoprire una vocazione turistica per troppo tempo rimasta chiusa in un cassetto. La strada è lunga, ma l’entusiasmo non manca. “Le botteghe artigiane aperte al pubblico sono una grande opportunità per valorizzare i territorio e creare un’offerta che, sempre di più, interessa soprattutto gli stranieri. Ma nel turismo – ha detto Tiberi – bisogna investire e lavorare con una strategia. La nostra città ha una grande opportunità da cogliere se si fanno le cose per bene. Gli artigiani sono un bene prezioso e possono dare un grande contributo. Per questo vanno sostenute con più sforzi economici e logistici”. Il punto di partenza, secondo il maestro cartario, è quello della programmazione: il turismo diventa una vera e propria risorsa e fonte di guadagno solo se c’è coordinamento tra pubblico e privato e gli investimenti giusti. Gli amministratori locali non sono esenti da critiche. “Proviamo a pensare – si chiede Tiberi – quanto è visibile il nostro territorio per un turista che vuole andare in vacanza. Perché deve scegliere di venire qui da noi? Come possiamo renderci visibili, appetibili e reggere la concorrenza di località che, da sempre, puntano sull’accoglienza turistica? Semplici domande ma con risposte non del tutto scontate. Dobbiamo iniziare a comunicare le nostre offerte altrimenti non andremo lontano. Se non so cosa troverò non penso di andarci e la scelta cadrà sulle solite mete. Il punto di partenza è la comunicazione! Abbiamo 300.000 turisti a 10 minuti di strada che visitano le Grotte di Frasassi e non siamo in grado di intercettarne nemmeno un 5%. Credo che questo la dica lunga!”

La carta – protagonista anche dell’ultima edizione del Palio di San Giovanni Battista – non lega il suo nome alla città in maniera completa perché, nonostante le richieste di enti e singoli cittadini, manca a Fabriano un evento di richiamo legato proprio alla carta. “Un tempo esisteva il cartello “Fabriano Città della carta”, poi è sparito! Non so perchè manca un evento legato alla carta, oppure – confida – lo so ma preferisco non dirlo. Non mi piace fare polemiche ma sembra che ci vergogniamo della nostra storia che, tra l’altro, ci rende veramente famosi nel mondo. Abbiamo creato l’Accademia delle Arti Cartarie, abbiamo aperto una start up innovativa sulla fabbricazione della carta fatta a mano, dato lavoro a 8 persone e preservato un mestiere che sta scomparendo. Tutto senza ricevere aiuti da nessuno solo con le nostre forze. Poi leggo di milioni di euro destinati a progetti con, forse, dubbie strategie future. Ho presentato progetti per un evento in città dedicato alla carta: fuori città sono stati molto apprezzati… qui meno. L’eccellenza non viene valorizzata.” Purtroppo.

Marco Antonini