ROMUALDO LATINI, STORIA DI 100 ANNI DI ATTIVITA’

Domani, giovedì 21 luglio, alle 17:30 a Villa Gioia in Fabriano verrà presentato alla città il libro del dottor Romualdo Latini “L’imprenditore accerchiato-Storia di cento anni di attività”.Un’occasione per ripercorrere la storia di una delle famiglie di imprenditori commerciali che ha segnato un’epoca d’oro di una città che oggi non si riconosce più nell’opulenza degli anni’70 in cui il gruppo Latini ha varcato i confini anche della nostra regione per avventure imprenditoriali di altissimo livello qualitativo. Romualdo Latini ha sapientemente coniugato nel suo libro la sua storia personale di uomo figlio, padre e marito a quella meno riservata e più di dominio pubblico di imprenditore che per la prima volta a Fabriano con la madre, l’indimenticata signora Leda e la sua famiglia ha introdotto il concetto di Grandi Magazzini. Le vicissitudini del negozio sono raccontate inserendole nel contesto sociale, culturale ed economico di una Fabriano che viveva in un distretto industriale fiorente e dove il benessere si riscontrava anche nella vitalità del centro storico, di Corso della Repubblica, dove le storiche famiglie di commercianti fabrianesi avevano deciso di svolgere con passione e dedizione le loro attività. Era la Fabriano della passeggiata pomeridiana e serale, la famosa “ vasca” o “struscio”, in cui le famiglie fabrianesi godevano e si appropriavano con gioia degli spazi cittadini. Quando ho incontrato Romualdo Latini per definire nel dettaglio la presentazione di questo libro ci siamo raccontati a vicenda. Nel mio caso i ricordi fermi e felici di una giovane ragazza che frequentava i grandi Magazzini Latini considerati un punto di riferimento per le tendenze moda, accessori e bellezza. Anche il modello architettonico proposto dal negozio con le scale mobili, novità assoluta per Fabriano, gli ascensori e le pavimentazioni in acciaio, la moquette e le scale in cristallo evocano ricordi di una fortissima carica innovativa che la famiglia Latini ha saputo proporre pioneristicamente a Fabriano. Ai Grandi Magazzini Latini si poteva anche acquistare a credito, con la tessera ed i buoni acquisto che instauravano un importante e rinnovato rapporto fiduciario tra la proprietà ed i clienti. Tutto ciò viene raccontato nel libro di Romualdo Latini come motivo di orgoglio: la fiducia, il rispetto per il cliente, la continua ricerca della novità da lanciare sul mercato e la completa dedizione e collaborazione dei dipendenti dei Grandi Magazzini, figure per tutti noi ancora vive e presenti,  per il patrimonio di disponibilità e professionalità dimostrati fedelmente negli anni. Romualdo Latini non nasconde nel suo libro anche dei passaggi difficili che ogni attività imprenditoriale riserva. Ad un certo punto si è sentito “accerchiato” dall’avvento di nuovi competitor commerciali, come la Cina, che hanno letteralmente stravolto il mondo dell’imprenditoria, con un notevole calo dei prezzi delle merci proposte a discapito del livello qualitativo delle stesse. Ma dalla lettura del libro è proprio in questi momenti di down che esce la figura del vero imprenditore, un imprenditore capace di scegliere per il bene dell’azienda ma soprattutto per la tutela dei dipendenti, di voltare pagina. Scelta coraggiosa ma supportata dalla concretezza e dalla presa di coscienza di un inevitabile cambiamento anche nell’impostazione commerciale dell’azienda. Romualdo Latini, un imprenditore che ha saputo alla fine uscire con garbo ed eleganza da questo “accerchiamento”, Oggi è un uomo che ha scelto di condividere con i suoi lettori la sua esperienza imprenditoriale, suggerendo anche possibili indicazioni di intervento, anche come ausilio per i giovani che tentano in questi tempi di difficile congiuntura economica di intraprendere un percorso imprenditoriale. La presentazione di giovedi 21 vede la collaborazione del Rotary Club Fabriano e di Radio Gold con  il giornalista e scrittore Alessandro Moscè. A seguire un aperitivo organizzato dal ristorante Lucignolo. La cittadinanza intera è invitata a partecipare.

Gigliola Marinelli