CENTRALE BIOGAS MATELICA, TERZONI: “CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA”

“Attraverso la stampa qualche giorno fa abbiamo scoperto che la centrale biogas di Matelica, situata in località Pezze, sarebbe in fase di spegnimento. Procedure e modalità di smantellamento però non sono note: si sa solo che chiuderà. Cronaca di una morte annunciata, come il M5S aveva ampiamente previsto: l’impianto, sovradimensionato e svantaggioso in termini economici, fu imbastito da un privato sfruttando una legge regionale poi giudicata incostituzionale. Centinaia di ettari di terreni agricoli sono stati sfruttati per questo gigante d’argilla, la cui produzione di energia elettrica è sempre stata insufficiente. E di conseguenza, non conveniente per chi ha costruito la struttura, finanziata alla fine dagli stessi cittadini attraverso la bolletta elettrica. Oltre al vil denaro, c’è poi la questione ambientale: la centrale ha prodotto negli anni tonnellate di digestato, i cui effetti su campi e falde acquifere limitrofe non sono mai stati né verificati né stimati. Adesso arriva la disattivazione, però troppe cose non sono note e il comune di Matelica nell’ultimo biennio se ne è lavato le mani. Arrivati a questo punto è giusto che sia il governo a pronunciarsi: ho depositato proprio oggi un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al fine di chiarire diverse cose sull’ormai evidente chiusura dell’impianto”. E’ quanto afferma in una nota la portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati On. Patrizia Terzoni. “A conferma di questo scenario ci sono diverse foto, che mostrano uno dei digestori già sgonfiato e l’altro in via di dismissione. La storia di questa centrale è sinistra e travagliata: un anno e mezzo fa infatti, per decisione del gip Domenico Potetti, l’impianto fu messo sotto sequestro per via delle eccessive emissioni. Da lì solo silenzi. Che l’impianto fosse inutile e troppo grande era aspetto noto, e la difficoltà di reperire materiali ha fatto il resto. Ora non va aggiunta anche la beffa di uno smantellamento fatto così come viene, magari in modo irregolare e soprattutto inquinante. Per questo ho chiesto al ministero di vigilare e di rendere noto l’iter che porterà alla chiusura nel rispetto di tutte le norme. Inoltre, chiediamo al governo come M5S di agire proprio sul piano normativo, l’anarchia sulla nascita di certe strutture e dei loro cicli produttivi è inaccettabile e dannosa”.

cs