M5S FABRIANO SUL CONSORZIO DI BONIFICA

Se un giorno aprendo la cassetta della posta doveste trovare una lettera nella quale si chiede di versare una quota a favore di un Ente di cui non avete mai sentito parlare, che fareste? Paghereste? Probabilmente no. E’ questo quello che è successo l’anno scorso quando sono state recapitate a casa dei cittadini marchigiani, proprietari di un terreno o di un opificio, le lettere da parte de Consorzio di Bonifica. In quella occasione, eravamo subito dopo le elezioni regionali, veniva chiesto il pagamento delle quote relative al 2014 e al 2015. Spulciando le carte e studiando le leggi ci accorgemmo subito che c’era qualcosa che non quadrava e invitammo i cittadini ad aspettare a pagare. Infatti quelli recapitati erano degli avvisi bonari che richiedevano il versamento di piccole quote, a nostro avviso, in modo illegittimo. Il Presidente del Consorzio, l’Avvocato Netti, in diversi incontri pubblici dichiarò che a chi non avesse pagato sarebbe arrivato un nuovo avviso di pagamento entro il mese di settembre 2015 e che comunque non era stata coinvolta Equitalia nel processo di riscossione. Quell’avviso di pagamento sta arrivando in questi giorni e riteniamo che ancora non siano stati sciolti i dubbi riguardo alla legittimità della richiesta nonostante si siano attivati anche i nostri portavoce in regione. In particolare bisogna capire come sono stati eletti gli organi elettivi del Consorzio visto che avrebbero dovuto partecipare alle elezioni tutti i consorziati ossia tutti i cittadini che hanno ricevuto la richiesta di pagamento delle quote. A quanto ci risulta nessuno ha mai saputo di queste elezioni e ne stiamo chiedendo conto al nostro comune mediante apposita interrogazione. Infatti l’onere di avvisare i cittadini sembra, secondo le parole del Presidente Netti, fosse a carico dei comuni.

Non risulta ad oggi essere stato stilato nemmeno il Piano Generale di Bonifica come previsto dalla legge che ha istituito il Consorzio, lo strumento imprescindibile per intervenire sul territorio individuando le priorità, le modalità di intervento e stabilire chi è tenuto a pagare il tributo richiesto. Perciò il nostro consiglio rimane lo sesso dell’anno scorso: aspettate a pagare. Almeno fino a quando il Consorzio non deciderà di inviare delle cartelle esattoriale e non quindi semplici avvisi bonari tramite posta ordinaria. A preoccupare non è solo il comportamento del Consorzio ma anche il silenzio delle amministrazioni comunali che dovrebbero attivarsi in situazioni come queste per tutelare i cittadini che si ritrovano spaesati e incerti sul da farsi.

Movimento 5 Stelle Fabriano