ZAMPARINI (PCL): ‘FUSIONE CERRETO-FABRIANO, PROPOSTE O PETTEGOLEZZI’

Nel nostro paese si continua da tempo a parlare della possibile fusione del nostro comune con quello di Fabriano. Noi per tagliare la testa al toro, il 4 aprile abbiamo depositato in comune un’interpellanza in cui chiediamo al sindaco e alla sua maggioranza di prendere una posizione pubblica in merito alla possibile fusione con il comune di Fabriano. Chiediamo, altresì se sono già stati presi accordi con il sindaco di Fabriano, a quanto ammontano effettivamente i contributi statali ed infine provocatoriamente chiediamo al Sindaco se nel caso di un referendum richiesto dai cittadini in cui la maggioranza degli stessi votasse contro l’accorpamento, quale sarebbe a quel punto la sua posizione e azione politica futura. Ovviamente dovrà anche dirci se in futuro intenderà presentare una delibera in consiglio comunale per attuare la possibile fusione, quindi anche in quel caso chiederemo come si comporterà se perdesse anche il referendum da lui stesso promosso. E’ chiaro che questa interpellanza non smaschererà le vere volontà del sindaco, ma quanto meno avremo una base su cui improntare una battaglia politica, considerato che dovrà prendere una posizione pubblica in consiglio comunale. Perché parlare solo di fusione senza portare una proposta alternativa, considerato che ci sono vie più semplici e facilmente applicabili, mantenendo però la nostra autonomia comunale? Secondo noi, la strada da intraprendere il prima possibile per rilanciare Cerreto e per migliorare i servizi pubblici, è quella di stipulare insieme gli altri comuni del nostro territorio una convenzione per l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Questione non nuova per noi, visto che già proponevamo nei nostri programmi elettorali queste forme associate dei servizi pubblici. Questo processo può passare anche attraverso la già esistente Unione montana Esino- Frasassi di cui fanno parte Fabriano, Sassoferrato, Cerreto d’Esi e Serra S. Quirico, tutto questo è regolamentato dal capo V art.32 del T.U.E.L e dalla legge regionale dell’ 11 novembre 2013, n. 35. Prendiamo anche atto che il 31 dicembre 2015 il consiglio comunale di Cerreto, ha approvato all’unanimità la convenzione tra l’Unione montana Esino- Frasassi e i comuni dell’ambito territoriale sociale n°10 per gestire in forma associata il sistema locale dei servizi sociali. Quindi perché non farlo anche per gli altri servizi e funzioni comunali,dato che la legge ci permette di associare anche dei servizi fondamentali come la raccolta dei rifiuti, i trasporti,il servizio idrico, il catasto e via dicendo? Questa strada porterebbe un’ enorme risparmio per gli enti locali, una maggiore efficienza dei servizi stessi e non da meno si potrebbe accedere ai finanziamenti messi a disposizione della Regione, in merito alla gestione associata dei servizi comunali. Negli anni passati la Regione Marche ha messo a disposizione delle unione montane circa 2 milioni e mezzo di euro oltre ai circa 400.000€, per la gestione associata dei servizi. Un’altra strada da percorrere potrebbe essere quella di creare un consorzio pubblico per gestire i servizi comunali, come è successo poco tempo fa per i comuni della valle Misa e Nevola di cui fanno parte: Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra dei Conti e Tre Castelli. Questi comuni attraverso il consorzio Cogesco gestiranno in forma associata tutti i servizi comunali, coprendo un bacino di 80.000 abitanti e con ben 500 dipendenti. Con questa unione non avranno nemmeno più l’obbligo di rispettare il turnover del personale, cui sono oggi costretti i comuni che possono assumere un dipendente ogni quattro che vanno in pensione, in quest’ottica avranno una visione unificata del territorio, oltretutto anche in questo caso potranno accedere ai finanziamenti messi a disposizione per questo tipo di aggregazioni. In entrambi i casi sopra esposti, abbiamo parlato di unioni e non di fusioni e cioè in questo modo è garantito il mantenimento della nostra autonomia ed identità, quindi basta parlare di fusione!! Abbiamo l’obbligo di portare proposte concrete e fattibili per risanare il nostro comune, non dobbiamo stare al gioco di questa maggioranza e soprattutto di questo sindaco, che come unico intento ha quello di attuare una possibile fusione con Fabriano per puri interessi personali. Su questi temi porteremo una battaglia politica in consiglio comunale ma come sempre il nostro intento sarà quello di creare un’opposizione sociale al di fuori delle stanze del potere, con l’unico intento di cacciare questa maggioranza e tutti gli interessi personali che ci sono sotto.

Marco Zamparini, consigliere comunale Pcl Cerreto d’Esi