SWING, NELLE MARCHE I TRENI CHE RISCHIANO DI DERAGLIARE

Sono arrivati neppure un anno fa a un ritmo “saltellante”. Musica nuova sulle rotaie delle Marche è stato il proclama generale, dai vertici di Trenitalia all’assessore regionale Angelo Sciapichetti: arriva Swing, il treno diesel per i pendolari. Contrordine: quegli otto convogli, prodotti dalla polacca Pesa, pagati dalla Regione con il meccanismo del Contratto di servizio 28 milioni di euro, ora “potrebbero uscire dai binari per disfunzioni tecniche sulle sospensioni dei telai dei carrelli”. Sfrondando dai tecnicismi, si rischia il deragliamento. Così sulla strada ferrata che unisce Civitanova, Macerata, Fabriano e Ancona, per volere dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria (Ansf) scatta la procedura d’allarme. L’effetto è immediato: due di quei treni, salutati allora come il frutto delle più avanzate concezioni d’ingegneria, da ieri mattina sono chiusi in un’officina per essere scrutati, fin nel più piccolo dettaglio. La sicurezza dei viaggiatori innanzitutto. “Si tratta – avverte una nota di Trenitalia – di accurati controlli tecnici sui telai dei carrelli degli Atr 220-Swing”. Col passaggio che segue si tenta di non scivolare nel panico: “Le verifiche hanno evidenziato alcune non conformità tali da giustificare, seppure in via del tutto cautelativa, il fermo dei treni monitorati”. Neppure a dirlo: quel “in via del tutto cautelativa” merita una decisa sottolineatura. Secondo fonti ferroviarie sui treni marchigiani, infatti, non si correrebbe alcun pericolo. Tant’è che l’assessore regionale ai Trasporti, Angelo Sciapichetti, va di postilla: “Sono ispezioni all’apparato elettronico, ma mai e poi mai è stata messa in discussione la sicurezza”. Punto. Un passo indietro. L’allarme sulla strada ferrata marchigiana arriva direttamente dalla casa produttrice polacca e viene recepito sia da Trenitalia sia dalle Regioni dove si circola alla velocità di Swing: non solo Marche, ma anche Toscana, Abruzzo, Veneto, Basilicata e Calabria. La stessa allerta scatta, in parallelo, anche dall’Autorità nazionale della sicurezza polacca che, nell’avvertire l’ente italiano equivalente, racconta come in Polonia in 14 casi si sono registrate “rotture del telaio dei carrelli” e che in alcune circostanze hanno causato incidenti, come il deragliamento del convoglio dai binari. A non reggere il passo, in quei casi specifici, sono state le sospensioni in gomma e acciaio sopra le ruote. Rigorosamente diesel, fino a 161 posti a sedere, 130 chilometri orari di velocità massima, aria condizionata, telecamere ovunque per garantire una video sorveglianza totale e un avvertimento: non tutti gli Swing sono uguali. Garantisce l’Ansf: l’allarme di questi giorni, mette subito in chiaro, riguarda telai di treni diversi da quelli circolanti in Italia, soprattutto riguarda mezzi più datati. Ma poiché è sempre meglio prevenire, Trenitalia, in via cautelativa, pianifica col costruttore Pesa controlli strumentali. “Saranno fermati – fa sapere – solo gli Swing che manifesteranno eventuali non conformità. E se non sarà possibile razionalizzare i turni dei treni, saranno temporaneamente sostituiti con diesel diversi”. Esattamente ciò che sta accadendo nelle Marche tra Civitanova, Macerata, Fabriano e Ancona. “Le corse – è la voce della direzione regionale di Trenitalia – sono tutte garantite. I due convoglio fermi per questa verifica obbligata sono stati sostituiti da mezzi che erano stati accantonati per far spazio ad altri più moderni e innovativi, ma che non hanno perso alcunché in efficienza e sicurezza”. Con gli altri sei Swing ancora in circolazione presto si replicherà, i pendolari sono avvisati.

Lo riferisce il Corriere Adriatico.