DAGLI ARCHIVI DI 100 ANNI FA RIEMERGE STORIA DELLA STATUA LIGNEA. AL GONFALONE FINO AL 24/8

Il grande riscontro che sta ottenendo la mostra “da Giotto a Gentile”, e l’ufficializzazione di una vera e propria scuola pittorico-artistica fabrianese, sta riaccendendo l’interesse anche su tutta una serie di opere del territorio da riscoprire e valorizzare. Una di queste opere, di cui a lungo i critici hanno disquisito in passato, è esposta al piano terra della Pinacoteca. Una statua lignea di madonna che sostiene un Gesù bambino vestito di rosso. L’iscrizione recita: “Scultore Marchigiano del XV secolo. Provenienza ignota.” Il restauro che fu promosso dall’Archeoclub di Fabriano negli anni scorsi mise in luce i ricchi ornamenti a rilievo e dorati che adornano il manto ed evidenziò la vividezza dei colori. In questi giorni, la stessa associazione Archeoclub ha raccolto immagini, inediti e curiosità attingendo dal corposo schedario delle opere che erano presenti a Fabriano cento anni or sono. “Memorie da un archivio”, questo il titolo dell’esposizione aperta presso il Gonfalone e visitabile fino al 24 agosto. In una delle schede esposte, era il 1914, il Nicoletti appuntava riguardo la “nostra” statua: “trovasi in Sant’Agostino nell’antica cappella dei Beati Becchetti” Stiamo dunque parlando di quella Madonna delle Grazie che, come ricorda il Sassi, era venerata presso il quarto altare dell’oratorio dei Beati Becchetti ?  Forse che affiancasse dunque il prezioso gruppo ligneo del Calvario, che si trovava in questo luogo ?