SEQUESTRATO IMPIANTO CHE HA DETURPATO IL FIUME GIANO

I forestali del Comando Stazione di Fabriano hanno sequestrato nei giorni scorsi un manufatto di accumulo di acque provenienti dalle attività di scavo del cantiere dell’Asse viario Umbria – Marche del Progetto Quadrilatero, in località Cancelli di Fabriano. Le acque di lavorazione confluivano in un bacino di decantazione artificiale, dal quale invece di essere convogliate nell’impianto di depurazione, traboccavano e si riversavano nel torrente rendendolo completamente bianco.

Considerato il rilievo ambientale del torrente Giano, limpido e ricco di fauna di particolare interesse naturalistico, come i salmonidi e i rarissimi gamberi di fiume, i forestali si sono precipitati immediatamente nei pressi dell’area per bloccare l’attività inquinante in corso.

Per verificare le caratteristiche fisico – chimiche delle acque sversate, è stata inoltre richiesta la collaborazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale di Ancona, la quale nei prossimi giorni provvederà ad effettuare le analisi delle acque campionate. I forestali hanno comunque consentito l’uso dell’impianto sequestrato alla Ditta, per non bloccare il lavori, intimando comunque alla stessa di procedere secondo quanto previsto dalle prescrizioni tecniche di progetto, al fine di evitare gravi danni all’ambiente.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Dr.ssa Serena Bizzarri, presso il Tribunale di Ancona, hanno portato alla denuncia di cinque persone, tra cui il direttore dei lavori e il responsabile del cantiere, in concorso con altre tre figure dirigenziali della Ditta esecutrice, per i reati di danneggiamento aggravato di acque pubbliche, deturpamento di bellezze naturali, immissione di rifiuti liquidi in acque pubbliche, getto pericoloso di cose, alterazione dello stato dei luoghi in zone tutelate da vincolo paesaggistico, reati che prevedono pene fino a tre anni di reclusione.