CON PAOLO NOTARI ARRIVANO GLI STADIO

Vincitori del Festival della Canzone Italiana di Sanremo 2016 con il brano “Un giorno mi dirai” gli Stadio presenteranno a Fabriano, in anteprima nazionale, il loro tour del nuovo disco “Miss Nostalgia”che toccherà le principali città italiane partendo da Fabriano, Teatro Gentile, giovedì 10 marzo. Una grande intuizione quella della Fondazione Carifac con il suo Presidente Marco Ottaviani e del Comune di Fabriano grazie alla preziosa collaborazione con il giornalista e conduttore Rai il fabrianese Paolo Notari, vero e proprio “deus ex machina” dell’ evento. Abbiamo incontrato Paolo, grande amico degli Stadio, per raccontarci qualche chicca in attesa del concerto del 10 marzo.

Paolo, abbiamo seguito insieme in diretta su Radio Gold la serata finale del Festival. Ti aspettavi la vittoria degli Stadio?

In tutte le mie presenze in settimana a Unomattina Raiuno con Eleonora Daniele e il Sabato a Mattino in Famiglia con Tiberio Timperi, avevo pronosticato la Vittoria per Stadio, ma era più scaramanzia che convinzione. Certo ero che il forte ritornato interesse da pubblico di ogni eta’ e addetti ai lavori avrebbero portato rinnovato successo.

Tanti anni di amicizia e collaborazione professionale con gli Stadio e Gaetano Curreri, che già hai portato a Fabriano anni fa. Racconta ai nostri lettori, chi sono gli Stadio?

Gli Stadio sono 4 brave persone innanzitutto e quattro bravi musicisti che nei concerti si avvalgono di altri due elementi, un tastierista e un polistrumentista. Al Gentile 10 anni fa hanno registrato il loro CD Audio Video Live ( youtube ne e’ invasa ), poi hanno allestito un Tour nell’allora neonato Palasport di Cerreto d’Esi (non capisco perchè nonostante una acustica perfetta da allora non ha più portato artisti ) e un altro tour al Palas di Sassoferrato. Ma un momento tra piu’ belli con Gaetano Curreri e’ sicuramente stato a Fabriano con “Fuori orario in Oratorio”, nel Teatro della Misericordia, gremito in occasione di una fortunata serie di incontri con tanti personaggi e un altro ancora all’Ospedale Salesi di Ancona con bambini e genitori a precedere un Concerto di Beneficenza a favore delle Partronesse.

Ricordiamo che gli Stadio hanno anche vinto il premio delle cover proponendo il brano di Lucio Dalla “La Sera dei Miracoli” oltre che il premio Siae come miglior musica. Sanremo ha premiato un gruppo dalla grande tradizione cantautorale?

Credo che Sanremo debba tornare ad essere un punto di arrivo delle carriere artistiche e non un punto di partenza come per qualche anno e’ stato. La soddisfazione che Carlo Conti mi ha trasmesso in una telefonata i giorni successivi e’ stata proprio questa: La vittoria di un Artista “ Navigato “.

Paolo, dalla tua lunga esperienza professionale, quanto oggi è difficile riuscire ad organizzare eventi e concerti? Quali sono gli ostacoli maggiori che professionisti del settore come te incontrano più di frequente?

La difficoltòà non c’e’ in grandi centri dove esistono grandi spazi. Li si concentra tanto pubblico e si coprono le spese di produzione. Ma la musica deve andare ovunque, in particolare a dar sorrisi ed evasioni positive a chi vive momenti di difficolta’ in tanti piccoli centri di tutta Italia. E allora e’ dovere morale e sociale delle amministrazioni, pur anche esse in crisi, prevedere cifre in bilancio e soprattutto tenere un atteggiamento positivo e non repressivo verso chi propone Musica e Cultura.

Fabriano riparte dagli Stadio: hai altri progetti che potrebbero coinvolgere il nostro territorio, profondamente tediato dalla recessione e dalla crisi economica?Credi che investire in eventi ed iniziative culturali possa rappresentare una possibilità di rinascita per Fabriano?

Fabriano grazie ad Associazioni culturali, gruppi amatoriali e iniziative spontanee fa già tantissimo. Certo sarebbe opportuno concentrare gli eventi ed alzare il livello delle proposte. Ci sono tanti “non professionisti” con talento artistico e organizzativo che affiancati da “Professionisti” potrebbero dare alla Città tanto. Veniamo da un troppo lungo fortunatissimo tempo in cui si parlava di “mestiere” solo se si era nel metalmeccanico e nel suo indotto. Oggi spesso si parla di Cultura, di Turismo, di Creatività, di Arte senza capire fino in fondo che se si vuole il vero bene delle Città quei settori che portano ricchezza immensa, vanno sfruttati con Professionisti, con persone che hanno studiato e scelto quei “mestieri”.

Gigliola Marinelli