AL TAR NUOVI DOCUMENTI PER SALVARE OSTETRICIA, OGGI IL VERDETTO

In attesa… del Tar! Una discussione accesa tra gli avvocati della Regione Marche, dell’Asur e quelli che difendono gli ospedali di Fabriano e San Severino Marche che si sono appellati al Tar per ottenere la sopravvivenza dei rispettivi reparti di Ostetricia. Una giornata lunga quella trascorsa al Tribunale Amministrativo Regionale dove ieri erano previste 46 udienze di sospensive. L’avvocato Giovanni Ranci, nominato dal Comune di Fabriano, ha presentato tre nuovi documenti per evidenziare, ancora una volta, quanti rischi e disagi correrebbero gestanti e bambini appena nati sulla strada. Non solo un ricorso basato sugli elevati standard di sicurezza e sulla complessità delle vie di comunicazione che uniscono il Fabrianese e la Vallesina. “Abbiamo dimostrato che serve un’ora di tempo per raggiungere Jesi dalle tante località e frazioni che fanno capo a Palazzo Chiavelli – ha detto l’avvocato – e i dati mostrati sono distanze e tempi veri di percorrenza accertati in condizioni di viabilità ordinaria ma con il maltempo e i continui lavori lungo la SS76 aumenterebbero a dismisura mettendo a rischio mamma e bimbo”. C’è poi il dettaglio che non ti aspetti. L’ambulanza specializzata per il trasporto medico assistito delle gestanti parte da Jesi. Arriva vuota a Fabriano in tempi non specificati causa viabilità e poi ritorna nella città di Federico II. “Tra le due città i chilometri sono doppi – specifica Ranci – e non si hanno mai tempi certi. Chi ci rimette è sempre la partoriente e il suo bambino nel grembo”. Tutto è nelle mani del Tar che questa mattina dovrebbe pubblicare l’esito del ricorso.

m.a.