TERZONI (M5S): “SUL CASO LISTERIA NELLE MARCHE SERVE INDAGINE”

“Diciamocelo: apprendere a mezzo stampa che nella regione Marche da maggio 2015 si sono registrati 13 casi di infezione di Listeria, dei quali due mortali, è stata una doccia gelata per tutti. Una vicenda assurda, che ha evidenziato oltretutto una falla nel sistema di monitoraggio dei prodotti agroalimentari del nostro territorio. Sappiamo che l’Istituto Zooprofilattico Marche-Umbria e i dipartimenti di prevenzione Asur stanno approfondendo la questione, ma non basta. Come riportato dall’avviso sul portale del ministero della Salute il germe Listeri Motocytogenes, rinvenuto su un insaccato prodotto da un salumificio marchigiano, contamina l’ambiente e crea molteplici rischi soprattutto in persone affette da specifiche patologie. Il fatto che infezioni relative alla scorsa estate siano venute a galla sei mesi più tardi crea diverse remore tra i cittadini, e c’è anche il rischio di un effetto boomerang per molti prodotti agroalimentari delle nostre zone, che da sempre fanno della genuinità il proprio marchio di fabbrica. Bisogna andare a fondo, per questo stamane abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute Beatrice Lorenzin”. Lo afferma, in una nota, la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati On. Patrizia Terzoni. “Al ministro – prosegue – abbiamo chiesto innanzitutto di fornirci un quadro certo delle contaminazioni e dei rischi. Inoltre, insistiamo sulla necessità di aprire un’indagine sul perché di questo allarme a scoppio ritardato: scoprire dopo sei mesi che c’è un serio pericolo per la salute dei cittadini derivante da iper-controllati prodotti gastronomici delle nostre terre è inammissibile”.