DEBUTTA A FABRIANO IL FESTIVAL ‘LO SPIRITO E LA TERRA’

Grazie ad un lavoro promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana  in collaborazione con numerosi enti ed associazioni nasce il festival “Lo Spirito e la Terra”, un’iniziativa nuova mirata alla scoperta della natura che caratterizza l’area di riferimento congiuntamente alla sfera religiosa e spirituale, vista anche in maniera laica. Enti promotori e sostenitori sono la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Veneto Banca, Città di Fabriano, Comune di Cupramontana e il Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi. Partendo dalla considerazione che l’area in cui si svolgeranno gli oltre 130 eventi in programma dal 23 agosto al 7 settembre è una zona ricca di una storia profondamente legata alla spiritualità (quella degli ordini religiosi che ha visto nascere e crescere) e ricca di una natura rigogliosa che circonda suggestivi eremi ed abbazie, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana ha individuato in questi elementi dei veri punti di forza per valorizzare il territorio. Tante le iniziative in programma, finalizzate alla riscoperta di luoghi sconosciuti spesso anche agli stessi abitanti dell’area di Fabriano e dei suoi dintorni, come i suggestivi percorsi proposti nelle escursioni in programma, o come i momenti di meditazione. Tra le tante iniziative gli appuntamenti quotidiani come le lodi o il concerto di mezzogiorno, e gli eventi speciali, tra cui Il trekking “Cammino di Silvestro”, i concerti all’Eremo di Grottafucile (riscoperto dopo centinaia di anni), all’Eremo dei Frati Bianchi e a San Biagio in Caprile e i concerti  “Corco sotto le stelle”, con osservazione astronomica, e “Peripatetico”, che si svolgerà lungo il sentiero di Gambelunghe, dove il pubblico avrà modo di passeggiare mentre ascolta la musica. Un’assoluta novità che nasce dalla consapevolezza che questo genius loci fatto di natura e opera è quello che interessa ai turisti, affinché il territorio sia conosciuto, oltre che per le sue indiscusse eccellenze enogastronomiche ed artigianali, anche per le sue bellezze paesaggistiche e per i suoi luoghi legati allo spirito. Il festival “Lo Spirito e la Terra” è una iniziativa studiata come esempio di marketing territoriale, valorizzando un’identità legata all’ambiente e allo spirito delle genti che hanno vissuto il territorio.  Inoltre, per la prima volta, tutto il territorio viene messo in rete, rendendo possibile una così ampia e diversificata proposta di appuntamenti. L’evento è stata presentato alla stampa ieri. “La Fondazione Carifac è lieta di sostenere questa iniziativa – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Guido Papiri – un Festival che si svolge in un luogo dove la spiritualità ha avuto un vissuto notevole”. Soddisfazione anche da parte di Veneto Banca. “Il Festival, di supporto alla grande Mostra “Da Giotto a Gentile”, vuole valorizzare il genius loci del territorio, insieme alla spiritualità e all’arte – ha affermato il Consigliere della Fondazione Carifac Sergio Mustica – moltissimi e variegati gli eventi in programma, a partire dalla valorizzazione dei conventi per arrivare ai concerti d’organo, corsi di yoga, vespri, iniziative religiose, trekking, proiezioni cinematografiche a tema, spettacoli con attrici del calibro di Pamela Villoresi, Francesca Merloni”. Il Presidente del Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi, Fabrizio Giuliani, ha dichiarato come “la spiritualità e la natura diventino, in questo Festival, due prodotti turistici di grande attrattiva per il territorio locale”. “Come WWF aderiamo con grande entusiasmo a questa iniziativa che mette in risalto i valori di questa terra” – ha sottolineato Jacopo Angelini, Responsabile Sezione WWF Fabriano. Il Sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, ha messo in evidenza l’impegno della Fondazione Carifac a sostegno di un territorio che offre grandi possibilità grazie al suo patrimonio e alla sua tradizione: “La grande Mostra Da Giotto a Gentile, appena inaugurata, segna un discrimine fondamentale: da qui in poi dobbiamo fare in modo che il cambiamento culturale diventi un concetto popolare che passi, prima di tutto, attraverso le persone”.