PIADINA PIU’ FABRIANO TRUFFATA, IN ROMANIA 9 MILA EURO

Due truffe on line ad aziende del comprensorio. Giuseppe Nicosia, titolare di Piadina Più in via Dante, ha scoperto una frode informatica a suo danno con la perdita di tutti i soldi che in quel momento stavano sul conto corrente – 9.300 euro – che sono finiti in Romania. E se la prende con la sua banca colpevole di aver adottato un sistema di sicurezza inefficace. Per questo ha sporto querela dai carabinieri e chiede il rimborso dei soldi asportati. “Sono sconvolto – ha dichiarato Giuseppe al Corriere Adriatico – perché non so come pagare i fornitori, i dipendenti e non so più di chi fidarmi. Ho perso la speranza. Noi imprenditori da chi siamo tutelati? Dove porto l’incasso della mia attività?” Poi la denuncia. “Per l’accesso on line è necessario un codice utente e una password e per effettuare le varie operazioni bisogna inserire un codice generato dal token fornito dalla banca. Tutto ciò è rimasto sempre in mio possesso e non l’ho mai comunicato o ceduto a terze persone. Per questo – conclude Nicosia – non capisco come sia stato possibile”. Scoperto, invece, ad Arcevia chi aveva architettato una truffa a un birrificio. All’azienda era arrivato un ordine online di birra per 2 mila euro. Quando il corriere si è presentato a casa del cliente per consegnare la merce ha riscosso un assegno all’apparenza come gli altri. L’impiegato di banca, però, si è accorto subito che la firma posta in calce non era conforme a quella depositata. I militari, così, hanno potuto identificare un giovane di 25 anni originario della Romania e residente a Salerno che aveva pagato con un assegno appartenente a un’altra persona falsificandogli la firma. E’ stato denunciato per truffa e sostituzione di persona.

M.A.