AUMENTANO LE MATRICOLE ALL’UNIVERSITA’ – di Alessandro Moscè

E’ nel sapere il nostro futuro, altrimenti si sconfina in una crisi irreversibile dove né la conoscenza, né l’inventiva, né la competenza potranno aiutare ad uscire dalle secche del terzo millennio. In questi giorni arriva proprio dalle Marche una notizia positiva. Il dato entusiasmante per le iscrizioni al nuovo anno accademico 2015/2016 è dell’Università di Macerata: le matricole sono oltre 1.800, un numero che già supera dell’8% il dato consolidato dello scorso anno, quando l’ateneo ha conosciuto l’incredibile exploit del 13% (tra i migliori in Italia). In confronto alla stessa data del 2014, il totale degli iscritti ai primi anni delle lauree triennali, a ciclo unico e magistrali, sono in aumento del 5%. Tra i dipartimenti con la migliore performance, Economia e Diritto segna un più 13% e Giurisprudenza un più 18%, mentre gli altri, Studi umanistici, dei beni culturali e del turismo, Scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali, si attestano intorno ad un più 3%. L’università cambia volto. In molti casi le matricole di Macerata potranno contare su strumento agevoli, una forma di tutorato rafforzato che si traduce in un’analisi della situazione di partenza, nell’interazione obbligatoria con docenti e laureati tutor, nella messa a disposizione di un’originale piattaforma on-line realizzata nell’ambito di un progetto europeo. Gli studenti vanno accolti non come numeri e target, ma come persone da accompagnare verso obiettivi tenendo conto delle loro esigenze. Nonostante la crisi affrontata negli ultimi anni dal sistema universitario, alcune indicazioni confortanti giungono anche da uno studio interno del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per cui sono in aumento le matricole al nord. Rimane più preoccupante la situazione del sud, dove le iscrizioni, invariate, vanno a sommarsi a percentuali alte di disoccupazione, come evidenziato nell’ultimo dossier del ministero su tutti gli atenei meridionali. Stando ai dati forniti è il nord-ovest ad aver avuto la migliore impennata, facendo registrare quasi 500 matricole in più, mentre nel nord-est il calo sembra essersi arrestato e la flessione rispetto all’anno passato è di appena 50 iscritti. L’incremento delle matricole interessa specie le facoltà umanistiche. Nel dettaglio si evidenzia la presenza di 49.284 iscritti in tutto. Inoltre gli studenti che si iscrivono al primo anno di Lettere, Storia, Filosofia e Giurisprudenza crescono in quattro macroaree regionali su cinque: più 2,6% nel nord-est, più 1,6 nel nord-ovest, più 1,8 al centro e persino più 4,4 nelle isole. Solo il sud peninsulare registra una leggera flessione. Per quanto riguarda l’area sanitaria, messa a dura prova dalla soffocante politica del numero chiuso, le matricole nel nord-est non sono in aumento, ma rimangono più o meno in linea con il dato dell’anno scorso.