A CERRETO D’ESI NON SI PUO’ NEMMENO MORIRE

Cerreto D’Esi. “A Cerreto non si può neppure morire, altro che nascere…”. Parafrasando lo slogan più gettonato di questi ultimi due mesi “a Fabriano non si può solo morire” usato per protestare contro la chiusura del punto nascite dell’ospedale Profili, che ha visto accomunati molti cittadini dell’Ats n.10 capitanati da quattro dei cinque Sindaci dello stesso ambito (non ha partecipato il Sindaco di Cerreto e su questo abbiamo presentato un’interpellanza al prossimo consiglio) si può mestamente asserire che a Cerreto, oltre alla sopraggiunta difficoltà di nascere in zona per le note vicende, è diventato un lusso anche morire. E’ notizia di questi primi giorni del nuovo anno che i funerali non avranno più il classico corteo funebre a piedi, decisione che ha suscitato molte polemiche con pro e contro alla decisione e sulla quale crediamo, come CambiaMenti, sia inopportuno intervenire politicamente se non per sottolineare che è stato oramai appurato che uno dei fattori determinanti di tale scelta sia stata la sopraggiunta mancanza di sicurezza stradale (e quindi la tutela dei pedoni) per tale funzione, sicurezza garantita dal Comune. Oltre a ciò dobbiamo amaramente constatare che ad oggi viene meno, come comunicato dallo stesso custode, anche il servizio di custodia, apertura e chiusura del cimitero, interrotto a causa del mancato pagamento di parecchie mensilità e dopo numerosi solleciti da parte dello stesso che lamenta perfino l’impossibilità di poter acquistare un sacco di  malta per i loculi, dovendo sopperire (speriamo solo anticipare) di propria tasca. Inutile sottolineare che essere giunti a questa situazione è di per se paradossale e ci si chiede se davvero un cittadino, un lavoratore, debba o simbolicamente o, ancor più grave, fattivamente arrivare ad adottare tali misure: davvero non si poteva intervenire affinché ciò non accadesse? E dire che in un nostro articolo di fine ottobre 2015 sul nostro sito www.cambiamenti-informa.it  (che conta oltre 1000 visite al mese e per questo ringraziamo con orgoglio tutti i cittadini di Cerreto, molti dei quali ci incoraggiano e ci spronano tramite e-mail) avevamo già sottolineato questo disagio, all’epoca si parlava di cinque mensilità arretrate per un soggetto che conta su questo appalto come unico sostentamento. Compito di una Giunta comunale è quello di gestire al meglio la cosa pubblica, attraverso quello che la realtà odierna offre ovvio, è noto a tutti lo stato delle cose, ma è suo compito e responsabilità (a nostro avviso) parlare ai cittadini attraverso una comunicazione trasparente e costante, che avvicini il cittadino alla cosa pubblica, anche nei momenti negativi, invece di allontanarli ancor di più. Tutto questo a nostro avviso viene meno: inutile invitare chi vuole sapere cosa succede in Comune ad andare in piazza la domenica mattina dove si può trovare qualche rappresentante se non il Sindaco: ma stiamo scherzando? Siamo spesso “virgolettati” come persone atte solo a pubblicare “articoletti” e criticare chi invece è abituato a fare i fatti: siamo onorati di questo, il refrain poteva andar bene qualche lustro fa, oggi i tempi sono cambiati, per fortuna, ed i cittadini hanno molte più possibilità di appurare giorno per giorno quale sia la realtà dei fatti. Ad ogni modo in questi mesi come CambiaMenti abbiamo lavorato, tutti i giorni, sia per comunicare ai cittadini quello che succede dentro il palazzo, sia per poter contribuire a migliorare il bene di tutti: nel prossimo consiglio presenteremo delle proposte, che anticiperemo nei prossimi giorni, con l’auspicio che la maggioranza non rimanga sorda, come purtroppo accade sovente.

comunicato stampa Lista Civic Cambiamenti