RICCIATTI E ROSSI A COLLOQUIO CON IL PRIMARIO LAMANNA

“La battaglia per i punti nascita sarà anche del secolo scorso, ma chi sostiene questi tagli è distante anni luce anche dal presente e dalla vita reale delle persone. I tagli sono indifendibili e dispiace tanta indifferenza rispetto alle legittime proteste di numerosi cittadini e comitati in diversi territori della regione”. Lapidario il commento dell’On. Lara Ricciatti di (SI) alle affermazione del responsabile Sanità del Pd, che ha apostrofato le battaglie in difesa dei punti nascita come istanze di retroguardia. La deputata di Sinistra Italiana si è recata questa mattina in visita al reparto di ginecologia dell’ospedale Profili di Fabriano (AN), accompagnata dal consigliere comunale di Sel – Fabriano Bene Comune Emanuele Rossi. “Ho voluto stringere personalmente la mano al dott. Pasquale Lamanna, primario del reparto che ha annunciato la propria disobbedienza sanitaria, per ringraziarlo del coraggio e dell’alto senso civico della sua presa di posizione sui tagli dei punti nascita – ha commentato Ricciatti a margine dell’incontro -. Al di là delle considerazioni di carattere strettamente medico sui rischi che le partorienti potrebbero correre nell’essere trasportate in altri ospedali per partorire, esistono anche ragioni di buon senso e di equa distribuzione geografica dei punti nascita sul territorio marchigiano. Una disuguaglianza inaccettabile tra aree costiere ed aree montane che dovrebbe richiamare l’attenzione di tutti”. “Ho avuto modo di visitare il reparto del dott. Lamanna – continua Ricciatti – e sono rimasta molto colpita dalla qualità della struttura e dall’avanzatissima area attrezzata per il parto dolce. Una eccellenza che andrebbe valorizzata insieme alle competenze e la dedizione del personale, impegnato ogni giorno per fornire un servizio essenziale di altissima qualità. La chiusura di questo punto nascita non è solo ingiusta ma è anche un grande spreco per la comunità, che paga due volte le scelte di chi probabilmente non conosce a sufficienza la realtà che pretende di amministrare: perché priva un territorio di un servizio essenziale e disperde, soprattutto, risorse economiche e competenze maturate in tantissimi anni di attività”. “Continueremo a sostenere con forza e con ogni mezzo consentito dall’ordinamento la difesa di questo punto nascita, così come degli altri – conclude Ricciatti -. Non esistono ragioni sufficientemente valide che possano giustificare i tagli di queste realtà, a meno che non si ritenga che la salute e la vita delle persone possano avere un valore diverso a seconda del territorio di residenza”.