BIONDI: ‘UN REFERENDUM PER SALVARE OSTETRICIA’

Abbiamo avuto modo di leggere la proposta dell’Ex Consigliere Comunale Severini in merito alla questione della chiusura dei tre punti nascita a Fabriano, Osimo, San Severino, e ci trova perfettamente in sintonia. Indire un referendum  per conoscere il pensiero dei cittadini interessati è un aspetto decisamente positivo e democraticamente ineccepibile. Questa assurda decisione che Ceriscioli e la sua maggioranza hanno preso in merito ai punti nascita è prettamente personale e oseremo dire dittatoriale, in effetti nessuno candidato nè aveva mai parlato in occasione delle recenti elezioni e non figurava in nessun programma elettorale di nessun Partito. Un Referendum è quanto mai indispensabile alla luce di certi interventi conciliatori di vari esponenti del PD marchigiano che cercano di trovare una via intermedia quella di non chiudere subito il punto nascita di Fabriano, ma farlo quando saranno terminati i lavori del raddoppio della S.S.76.Questo va ripetendo sempre con maggiore insistenza il Segretario cittadino del PD,nonchè membro della Direzione Regionale del partito, Michele Crocetti. E’ il classico compromesso e questo noi Fabrianesi non lo dobbiamo accettare: il punto nascita deve rimanere a Fabriano sempre, e non fino a quando saranno finiti i lavori della S.S.76. In democrazia sono i Cittadini a decidere e se nella nostra Costituzione, così come negli statuti regionali e comunali è previsto il ricorso al Referendum, l’argomento di cui stiamo trattando lo impone. Possiamo capire tutto e il contario di tutto ma togliere addirittura un servizio che riguarda la vita,la nascita di un essere umano è inconcepibile, sopratutto se già esiste e non crea problemi. Solo questa a nostro giudizio è la strada giusta da percorrere,il ricorso al TAR con le eventuali sospensioni, appelli, ricorsi non ci sarebbe mai la certezza della non chiusura. Un Referendum molto partecipato invece,il volere di tutti i Cittadini,avrebbe un peso decisamente superiore. Alla luce di tante proposte è giunto il momento di fare, bisogna passare dalla parole ai fatti. Ceriscioli difronte ad un plebiscito da parte dei Cittadini, sarebbe suo malgrado costretto a rivedere la sua  posizione. La democrazia ci da una grande possibilità e se noi Cittadini vogliamo giustizia, se vogliamo tutelate i nostri diritti che a volte come vediamo vengono negati, non ci rimane che ricorrere al Referendum. Ovviamente lo dobbiamo fare insieme ad Osimo e San Severino.
Claudio Biondi – Dc