CARRI BESTIAME E STRADE CANTIERE, FABRIANO CHIEDE DI PIU’

Altrove si parla di alta velocità, a Fabriano di servizi essenziali da potenziare per il rispetto dei cittadini. Dopo l’ennesimo blocco della tratta ferroviaria Ancona – Roma per colpa di un guasto all’Intercity del mattino che sabato si è bloccato lungo la Gola della Rossa, i pendolari hanno protestato anche in Stazione ferroviaria per un trattamento considerato disumano. “Siamo stanchi – hanno poi scritto su Facebook – di viaggiare su carri bestiame”. Le vie di comunicazione precarie mettono a dura prova il comprensorio fabrianese che oggi deve fare i conti non solo con la crisi economica e lavorativa ma anche con la sopravvivenza di un distretto montano che rischia di scomparire. Ferrovie e strane nel mirino dei cittadini che non si accontentato di andare avanti alla giornata ma chiedono investimenti rapidi. “Negli ultimi anni – denuncia un ferroviere – i tagli hanno ridotto all’osso i servizi. Siamo in una tratta a binario unico e attendiamo da 20 anni il raddoppio dei binari che permetterebbe una circolazione senza blocchi. A Fabriano, poi, manca da molti anni un locomotore di soccorso e relativo personale reperibile per affrontare le emergenze. Sabato mattina, ad esempio, il mezzo di soccorso per l’Intercity è dovuto partire da Ancona, si sono perse ore preziose bloccando tutta la tratta”. I regionali ad ogni cambio orario stagionale subiscono delle soppressioni e raggiungere Falconara Marittima o Foligno per una coincidenza per l’Emilia Romagna o la Toscana diventa complicato visto il tempo di attesa in attesa del treno. “Per quasi un anno – denuncia un pendolare – sono arrivato a Falconara alle 20,50 e la coincidenza per Rimini partiva alle 20,48”. D’estate l’afa diventa insopportabile nei vagoni con l’aria condizionata quasi sempre fuori servizio. D’inverno, invece, o è troppo caldo o è troppo freddo. “Non è facile – commenta uno studente universitario – chiedere al capotreno di sistemare il riscaldamento perché non si riesce a registrare ad una temperatura gradevole”. Poi c’è il problema dei mezzi sporchi, ormai una prassi per colpa di utenti incivili e di pulizie meno frequenti. Con il Deposito Ferroviario smantellato, da ieri, diventa più complicata anche la manutenzione dei treni diesel in servizio sia sui binari per Ancona che per Civitanova Marche. Da anni, invece, è stata chiusa, la piccola tratta per Pergola usufruita soprattutto dagli studenti. Si è preferito il trasporto su gomma peggiorando la situazione del traffico lungo l’Arceviese e dentro la città. I problemi di trasporto non si fermano ai treni perché le strade non sono messe meglio. Ora, poi, con l’arrivo del maltempo la situazione, come sempre, peggiorerà rapidamente. Da anni i lavori per il raddoppio della SS76 rendono complicati i collegamenti tra Marche e Umbria. “Da Fabriano a Serra San Quirico – denunciano i sindaci dell’Ambito 10 – in 16 chilometri di SS76, ci sono 11 gallerie monotubo a doppio senso di marcia che si bloccano continuamente a causa di incidenti anche mortali, cinque quelli gravissimi negli ultimi anni. Da luglio ad oggi ci sono state 48 interruzioni e rallentamenti”. A breve, per il raddoppio della SS76 arriveranno ulteriori interruzioni e disagi per il piano di lavorazione per la messa in sicurezza della strada.

Marco Antonini