SAGRAMOLA: ‘CERISCIOLI SBAGLIA, LA DEROGA VA CHIESTA’

La chiusura dei punti nascita di Osimo, Fabriano e San Severino Marche non è dettata da criteri di risparmio e non produce risparmio, ma “è un’azione che rispetta criteri di qualità e sicurezza”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale Luca Ceriscioli, durante il lungo e a volte teso dibattito di ieri sulle mozioni delle opposizioni contro la chiusura dei punti nascita di Osimo, Fabriano e San Severino. Cerisicoli ha spiegato che i reparti di maternità non chiuderanno né ci saranno tagli ai servizi o al personale. Le future mamme verranno seguite fino al parto che però si svolgerà in strutture più grtandi. Romina Pergolesi (M5s) ha minacciato un esposto alla procura “nel malaugurato caso qualcuno dovesse operdere la vita nel trgio fino ad un’altra città”. Bagarre in aula durante il voto per appello nominale su tre mozioni di lega Nord, Fdi-An e M5s che chiedevano di non chiudere i tre punti nascita e su una risouzione che sollecitava la regione a chiedere una deroga. Una trentina di persone, tra cui sei mamme, rappresentanti del comitato di San Severino Marche, ha cominciasto a contestare le operazioni di voto, svolte con appello nominale:. “assassino, “vergognatevi”, “a casa”  alcune delle frsi indirizzate ai consiglieri regionali dalla triobuna del pubblico. Tutti i documenti sono stati bocciati dall’aula.

LE REAZIONI

“Il Presidente Ceriscioli sbaglia. La deroga va chiesta. Il comitato nazionale parti si deve esprimere sulla sopravvivenza di un punto nascita strategico per un territorio vasto.” Così il Sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola dopo l’annuncio della chiusura della sala parto dell’Ospedale Profili. E mentre nella città della carta prosegue la mobilitazione con il coinvolgimento di importanti trasmissioni tv, la politica non resta a guardare.

L’ex presidente del consiglio comunale Pino Pariano chiede un gesto eclatante: le dimissioni di massa di tutti i consiglieri. “E’ una vergogna chiedere ancora sacrifici e riduzioni a un territorio già martoriato da tanti problemi. Tocca a noi amministratori – dichiara il consigliere – dare un segnale forte. Il punto nascita dell’ospedale di Fabriano va salvato.”

Ieri è arrivata la presa di posizione della segreteria cittadina del Pd. “La Regione sta portando avanti una giusta riorganizzazione dei servizi sanitari, nell’ottica di una razionalizzazione dei costi ed un efficientamento dei servizi, rafforzando la strategia degli ospedali di rete. Tuttavia non possiamo non considerare inopportuna la scelta di prevedere dei parametri numerici per decidere quali servizi debbano essere salvaguardati o sacrificati, soprattutto considerando le forti diversità geografiche e deficit di viabilità. Speriamo in un ripensamento del governatore, alla luce del decreto Lorenzin.”

Promette battaglia anche l’ex sindaco di Cerreto d’Esi. “Occorre impugnare il decreto di chiusura al Tar chiedendo la sospensiva in attesa del decreto ministeriale – dichiara David Alessandroni – e per effetto dei lavori stradali che mettono in pericolo la vita della partorienti e del nascituro.”

Amareggiato il Vescovo diocesano Giancarlo Vecerrica che scriverà una lettera sia a Ceriscioli che al Ministro della Salute.

Marco Antonini