MAMME FABRIANESI SCRIVONO AL GOVERNATORE

Prosegue la battaglia delle mamme contro la chiusura del reparto. Ecco una lettera arrivata oggi in redazione.
Buongiorno Presidente sono una fabrianese, mamma di due bambini, il secondo è nato il 26 dicembre dello scorso anno in 20 minuti e ne sono passati 40 da quando ho sentito il primo accenno di dolore. Non mi soffermo sulla mia esperienza, non c’è bisogno. Sono qui per farle una proposta. Lei ha fatto il tratto di strada tra Fabriano e Jesi sostenendo che si può tranquillamente arrivare in ospedale. Bene ora io le chiedo di provare a fare lo stesso tratto di strada ma prima, a Fabriano, beva quattro litri di acqua evitando di andare in bagno! Ora con la vescica piena si metta in auto chieda ad una persona di fiducia di prendere una spranga di ferro e si faccia ogni minuto colpire i reni, mentre sta facendo il tragitto! Senza fermarsi mai lungo il tratti di strada a svuotare la vescica! Ora immagino che suddetta sensazione sia amplificata si almeno un centinaio di volte! Questo è quello che prova una donna mentre è in travaglio, mentre sta per partorire! Si tratta di trattenere una spinta. E’ difficile spiegarlo ad un uomo ma l’esperimento da me proposto potrebbe chiarirle le idee! Poi reputi lei se è normale che una persona, pagante le tasse, in un momento così delicato possa essere trattata come carne da macello… Distinti saluti. Valentina Minelli