L’ARTE ARRIVA IN CITTA’, DOMANI IN BIBLIOTECA SASSI

Giovedì 10 dicembre, alle ore 17,30 presso la Biblioteca Multimediale Sassi di Fabriano, “Art comes to town” ritorna come associazione culturale indipendente, e lo fa presentando se stessa e le nuove idee che intende portare a Fabriano e dintorni: proposte di qualità, indipendenza, partecipazione, educazione, accessibilità del sapere, coscienza critica…il tutto declinato in tre direzioni: arte contemporanea, didattica artistica, conservazione e restauro, con uno sguardo costante alla tutela del paesaggio e del territorio. La prima proposta della nuova “Art comes to town” è il progetto per la pubblicazione della monografia d’artista di uno dei più rappresentativi suoi concittadini nel campo delle arti visive: Maurizio Mercuri. Una lunga ed ironica conversazione tra Maurizio Mercuri e il critico d’arte Guido Molinari, da cui è stata già tratta una fanzine a tiratura limitata, prodotta dall’editore milanese Le Dictateur, presentata e subito esaurita a New York nel 2012 presso lo spazio Family Business di Maurizio Cattelan, è alla base della nostra idea di creare un libro d’artista dal titolo: “20% delle cause provoca l’80% degli effetti”. Il libro, a metà strada tra meditazione e oggetto d’arte, è un’intervista intervallata con riproduzioni di opere e “immagini di ispirazione”; sarà bilingue, in italiano e in inglese, e attraverso parole ed immagini, sarà uno stimolo per qualsiasi persona che voglia applicarsi alla creatività e all’esercizio del pensiero critico, attraverso la riflessione sull’opera e sulla poetica di un autore (per giunta vivente!) che costituisce ad oggi uno dei più luminosi esempi dell’ingegno fabrianese dei nostri giorni. La strada che “Art comes to town” intende percorrere per la realizzazione di questo progetto è il crowdfunding, cioè il finanziamento collettivo, una nuova forma di raccolta di risorse che coinvolge, attraverso siti web specializzati, il maggior numero di persone. La pubblicazione come risultato di un impegno collettivo porterà un prodotto realmente “fatto a Fabriano” nel vivo dei circuiti artistici più vivaci ed interessanti, dimostrando che, se si vuole, la cultura si può anche produrre dal basso.

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