OSTETRICIA NON SI TOCCA

Sanitari e cittadini insieme per salvare il punto nascita dell’Ospedale Profili. Non si arrendono le tante mamme che hanno partorito negli ultimi anni a Fabriano che espresso la loro contrarietà alla chiusura del reparto. Negli ultimi giorni, infatti, tante donne sono salite al secondo piano della struttura ospedaliera per esprimere solidarietà ai dottori Lamanna e Arteconi e chiedere loro di fare il possibile per sensibilizzare l’opinione pubblica. “Purtroppo – riferiscono da Ostetricia e Ginecologia – non dipende da noi. E’ una questione politica. Da sempre siamo contro questo tipo di tagli lineari che non tengono conto della conformazione del territorio che rende difficile il collegamento con Jesi o Ancona.” L’obiettivo è quello di ottenere dal Governatore Ceriscioli una proroga e su questo si è già schierato il Vescovo diocesano che ha rivolto un appello alla Regione Marche affinchè non peggiori la situazione di una terra già abbandonata da tutti per via della crisi economica e lavorativa. Tante le iniziative. Sveglia Fabrianesi, intanto, riprende la raccolta di firme che aveva iniziato più di un anno fa e che ha già superato le 3.500 adesioni. Un comitato cittadino si costituirà nelle prossime ore e porterà la problematica in tutte le sedi opportune. Dopo l’incontro con il Governatore previsto per il 30 novembre alle ore 14 mamme in dolce attesa e quelle che hanno già dato alla luce il proprio figlio manifesteranno in città per dire no alla chiusura. Anche il Sindaco è stato interpellato direttamente più volte. “Abbiamo chiesto a Giancarlo Sagramola – dichiarano alcuni cittadini – di battersi duramente perché non deve vincere la politica dei numeri anche questa volta. Fabriano ha già perso troppo.” I sindacati – che più volte, in passato, hanno segnalato il problema – non restano a guardare. “Il punto nascita – spiega la Cgil – è strategico per la sua collocazione geografica: Fabriano dà risposte a tutto il territorio montano. Le donne, così, dovrebbero recarsi al Salesi di Ancona o a Jesi, due strutture che sono già in sofferenza perchè rispondono a situazioni più critiche e complicate, a loro volta interessate da carenza di personale sanitario dovuta alla politica regionale dei tagli lineari alla spesa con assunzioni e concorsi bloccati che non garantiscono il turnover.” Dalla valutazione della Performance 2014 trasmessa dall’Asur, nell’ambito del dipartimento Materno-Infantile, risulta che il reparto di Ostetricia di Fabriano è il 2° migliore (96%) dopo quello di Senigallia. “Perché – conclude il sindacato – chiudere una struttura che garantisce la più alta percentuale di parti naturali raggiungendo ottimi risultati di performance?”

m.a.