‘BARATTIAMO SEDE AREA VASTA FABRIANO PER SALVARE OSTETRICIA’

Il punto nascita dell’Ospedale di Fabriano non chiuderà, perché noi cittadini non lo permetteremo. Ed anche se assistiamo sempre più spesso ad episodi che purtroppo confermano il lento e costante indebolimento del nostro Ospedale, sia nei reparti, che nel personale e nella diagnostica, noi non siamo disposti a veder depotenziare sempre di più la nostra struttura ospedaliera che è sempre stata un punto di riferimento importante per tutto il nostro vasto territorio montano. Il nostro distretto conta oltre 50mila abitanti e per tanti cittadini dei comuni limitrofi e in particolare di quelli montani, raggiungere i poli Anconetani rappresenta una difficoltà che mal si concilia con un livello di servizio all’altezza degli standard che ci si aspetta in una regione nota per queste caratteristiche quale è la Regione Marche. I cittadini di questo distretto non possono pagare in questo modo il disequilibrio con cui si è voluto investire su alcune strutture circoscritte lungo un asse di soli 15/20 chilometri in questa provincia. Razionalizzare le spese non si deve tradurre in un puro e semplice taglio dei servizi ed accorpare il punto nascita di Fabriano a quello della vicina Branca, appare del tutto assurdo. Se Fabriano non raggiunge i 500 parti, l’ospedale di Branca è nella stessa nostra situazione. Ma bisogna anche cercare di comprendere le motivazioni di chi ha forse volutamente frenato la crescita del reparto in questione. Parto analgesico a pagamento solo nel nostro ospedale e sala attrezzata per il parto in acqua mai utilizzata. Perché? Non sarebbero stati mezzi idonei ad una crescita numerica dei parti? E’ del tutto evidente, invece, che il lento e continuo depotenziamento del nostro Ospedale è stato programmato  attraverso un accordo politico che ha trovato la sua piena conferma nell’inaugurazione, in città, di una scatola vuota come il centro direzionale dell’area vasta. Ebbene, come abbiamo già detto al Governatore Ceriscioli, siamo pronti a barattare questa struttura con il mantenimento in loco del nostro punto nascita. Il Professor Ceriscioli, il 5 settembre, ci ha rassicurati in questo senso e noi siamo pronti non solo a ricordargli la promessa fatta, ma a difendere ad oltranza la nostra struttura. Fabriano è stanca. Stanca di continuare ad assistere a vuote e sterili passerelle, Fabriano ha bisogno di azioni concrete, ora, subito, prima che l’ospedale muoia del tutto, prima che ci costringano ad emigrare in massa. Ed è per questo che il Comitato Sveglia Fabrianesi chiede a tutti i cittadini, a tutti i partiti politici, a tutte le associazioni di RIALZARE LA TESTA e di lottare uniti per la difesa dei nostri diritti. La salute è un diritto sancito dalla costituzione italiana.