PARCO AGROMETEOROLOGICO ITAS VIVARELLI” AD ANDREA BARONI

Ad una anno esatto dalla morte Fabriano ricorderà uno dei suoi figli più noti: Andrea Baroni. Grazie ad una sinergia fra Amministrazione comunale, Istituto Tecnico Agrario “Vivarelli” e Circolo della Stampa, venerdi 13 novembre, alle ore 10,30, il complesso di strumenti che compongono il Parco Agrometeorologico dell’ITAS, sarà intitolato al generale Baroni, volto notissimo per oltre venti anni della RAI per la rubrica “Che tempo fa”. Andrea Baroni era nato a Fabriano nella zona dei vicoli Marimengo, nel quartiere Borgo, il giorno di S. Valentino del 1917. Ben presto si era trasferito a Roma ma aveva mantenuto i collegamenti con la sua città natale non solo per la presenza di parenti, tanto che quattro anni fa quando la giornalista Annalisa Venditti scrisse la sua biografia intitolata “Il cavaliere delle rose e delle nuvole” volle che  il volume, che ripercorre la sua vita, fosse presentato nell’Oratorio della Carità. Nel 1973 Baroni ancora ufficiale dell’Aeronautica unitamente ad Edmondo Bernacca (ambedue erano allora colonnelli) era entrato in RAI per condurre la rubrica che ha dato il via a quel movimento di interesse, sempre più vasto, che si basa sulle previsioni meteorologiche. Successivamente il colonnello di origine fabrianese ha tenuto rubriche anche su quotidiani prestigiosi quali la Repubblica e la Stampa.

Il Parco agrometeorologico del “Vivarelli” fornisce, quotidianamente dati su tutto ciò che riguarda il meteo dell’entroterra marchigiano. E’ una struttura tra le più antiche del settore poiché risale agli anni di costituzione della scuola alla fine del 1800. Alla manifestazione oltre al sindaco Giancarlo Sagramola, al dirigente Oliviero Strona, al responsabile del Parco, Francesco Sbaffi, al presidente del Circolo della Stampa, Luciano Gambucci, all’autrice della biografia Annalisa Venditti, parteciperanno anche membri della famiglia Baroni. La manifestazione, che avrà inizio alle ore 10.30 con la partecipazione degli studenti della scuola, si terrà nella sala Ubaldi. Al termine sarà scoperta la targa che gli intitola il Parco Agrometeorologico.