E’ MORTO A 51 ANNI CIRO PANICO, LUTTO A SAN GIUSEPPE LAVORATORE

E’ deceduto ieri Ciro Panico conosciuto da tutti al quartiere Piano di Fabriano per la sua stretta collaborazione con la chiesa di San Giuseppe Lavoratore che oggi alle ore 15 gli darà l’ultimo saluto. E’ stato fino all’ultimo nella parrocchia che lo ha sempre accolto a braccia aperte. Poi un male incurabile lo ha portato via a 51 anni. L’ex operaio di Antonio Merloni era arrivato in parrocchia con curiosità e il parroco gli propose di combattere il trovarsi senza far nulla con un po’ di volontariato. “So quanto Ciro abbia sofferto da disoccupato perché la noia è la sofferenza più grande di chi si trova senza “fare” niente mentre – confida don Tonino Lasconi, parroco e vicario del Vescovo – avrebbe bisogno per sé e per la moglie e le due figlie di fare tanto. Per questo gli chiesi di avvicinarsi ai ragazzi dell’oratorio. Si è rivelato in breve tempo bravissimo in grado non solo di vigilare e mettere a posto i locali, ma di educare. Ha conquistato la stima di tutti i gruppi (catechisti, lavoriamo insieme, amici del presepio, coro, dove è diventato una delle voci più apprezzate), ed è stato sempre disponibile e pronto per qualsiasi servizio.” Con il suo carattere gioviale di “napoletano verace” è stato l’animatore delle feste parrocchiali. “Agli amici che passano a trovarmi – continua don Tonino – lo presentavo come il mio “super viceparroco”. Per me ormai era non più soltanto un collaboratore ma un amico fraterno, con appuntamenti immancabili, come il caffè delle 9.15 in parrocchia, al quale non è voluto mancare anche quando era stremato dalla malattia contro la quale ha lottato con tutte le sue forze, affrontando le cure con un coraggio raro: faceva la chemio al mattino e alle pomeriggio voleva venire in parrocchia.” La camera ardente è stata allestita, per tutta la giornata di ieri e anche per questa mattina, presso l’Obitorio dell’Ospedale Profili. Oggi le esequie nella parrocchia che ha tanto amato, San Giuseppe Lavoratore, alle ore 15. Poi la sepoltura al cimitero cittadino di Santa Maria. Gli amici lo ricordano con affetto anche su Facebook. “Ciro ha vissuto – dichiara un amico – con entusiasmo e vitalità tutti i giorni della sua vita nonostante le difficoltà e la malattia. Aveva sempre una parola di conforto per tutti. Per lui l’amicizia era sacra.” Lutto anche a Marischio, pochi giorni dopo l’ultimo saluto a Maria Rosi vedova Grimaccia deceduta improvvisamente per colpa di un malore mentre giocava a carte. La comunità si è stretta intorno ai familiari di Sebastiano Bilei, deceduto a 92 anni. “Un uomo giusto – ha detto ieri mattina don Gino Pierosara nell’omelia – che ha sempre cercato di comportarsi bene. E’ stato un punto di riferimento in paese, una persona retta, genuina, un esempio per tanti abitanti della nostra comunità.”

Marco Antonini