AUTO CONTRO CAMION, SCONTRO FATALE PER UN FABRIANESE

Auto contro camion fatale. Nello scontro ha perso la vita un fabrianese. La sua Fiat 500 si è distrutta sul colpo tra Serra San Quirico e Genga, in un tratto tra due gallerie e un operaio ha perso la vita in pochi secondi per colpa, molto probabilmente, di un malore che l’ha fatto sbandare. Sulla corsia opposta, casualità della vita, un camion era diretto a Fabriano e si è trovato l’utilitaria davanti. Non ha avuto nemmeno il tempo di frenare e rendersi conto di quel che stava succedendo. Solo cinquanta metri più avanti, quando il mezzo pesante è riuscito a fermarsi, la triste verità. Un’altra vittima della strada, un altro morto lungo la Strada Statale 76 alle prese, da tempo, con un raddoppio della carreggiata diventato urgente per i tanti automobilisti e camionisti che, tutti i giorni e tutte le ore, percorrono quelle curve maledette. Orfeo Scortichini, 65 anni, residente in via Damiano Chiesa di Fabriano, è morto sul colpo. Per lui non c’è stato nulla da fare. La corsa disperata dell’ambulanza del 118 non è riuscita a salvarlo.  L’incidente è avvenuto ieri mattina poco prima delle 11. Erano buone le condizioni del tempo. Lungo il tratto c’erano le solite code e rallentamenti vista la presenza del cantiere Quadrilatero che, per l’esecuzione dei lavori tra Gattuccio e Genga, ha istituito il senso unico alternato. Orfeo procedeva verso Ancona quando, improvvisamente, ha invaso la corsia opposta dove viaggiava un camion diretto a Fabriano. L’impatto è stato inevitabile. Illeso il conducente del mezzo pesante. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco del distaccamento di Fabriano con due squadre, la Polizia Stradale di Jesi, il personale dell’Anas e i sanitari. Mobilitati anche Polizia e Carabinieri per la gestione del traffico. Il tratto di strada, infatti, è rimasto chiuso fino alle 14,30. Istituita l’uscita obbligatoria a Valtreara e Serra San Quirico. Per raggiungere Fabriano, gli automobilisti provenienti dalla Vallesina hanno scelto di percorrere le strade di montagna che da Sant’Elia conducono ad Albacina mentre il capoluogo regionale si raggiungeva attraversando la strada di Frasassi tra non poche difficoltà. Si sono formate lunghe code chilometriche tra Castelplanio e Fabriano con tante polemiche per una strada che unisce Marche e Umbria con cantieri aperti da anni. “Percorro tutti i giorni questa strada – denuncia Paolo – e ogni volta è un’incognita tra incidenti, lavori e code.” I vigili del fuoco hanno impiegato molto tempo per estrarre il corpo senza vita di Orfeo dai resti della 500 che è andata praticamente distrutta. Le forze dell’ordine hanno provato a ricostruire la dinamica del frontale. Da una prima ricostruzione sembra che l’automobilista abbia invaso la corsi opposta proprio mentre sopraggiungeva il camion. La circolazione è tornata regolare nel pomeriggio. Polemiche anche tra gli abitanti della vicina Genga. “Dalla finestra di casa mia ho visto i mezzi fermi. Sono terrorizzata – raccolta Laura – da quella strada e, ogni volta che la faccio, ho la sensazione di essere scampata a una trappola mortale e forse non mi sbaglio, vista la situazione della strada e il modo di guidare di chi quotidianamente ci passa. Le autorità competenti dovrebbero almeno ripristinare il tratto di strada crollato due anni fa di loro competenza che attraversa la Gola della Rossa, almeno per i residenti sarebbe possibile evitare le gallerie e la SS76 e decongestionare in parte il traffico.”

C’è silenzio in via Damiano Chiesa, in centro storico, dove Orfeo Scortichini viveva con la moglie e le figlie. Era uscito di casa con il sorriso sulle labbra per andare nella casa di proprietà a Cupramontana e non è più tornato. 65 anni, operaio metalmeccanico in pensione dopo anni di lavoro presso uno stabilimento Merloni, Orfeo era nato a Serra San Quirico. Dopo il matrimonio il trasferimento a Fabriano. Una persona conosciuta nelle due città che ieri hanno ricordato la sua educazione e il suo rispetto nei confronti di tutti. Anche l’amministrazione comunale si è stretta intorno ai parenti e alle figlie dell’uomo. “Disponibile, padre e marito esemplare – scrive Antonella su Facebook – ci lascia una persona per bene.” Prevista, questa mattina, l’ispezione cadaverica sul corpo del defunto. Poi la salma verrà consegnata alla famiglia che potrà così organizzare le esequie che avranno luogo probabilmente sabato, presso la Cattedrale. Intanto tra Serra San Quirico e Genga, sul luogo dell’incidente, alcuni hanno lasciato un fiore sul bordo della strada a ricordo di un’altra vittima che se ne è andata via troppo presto. “E’ colpa di questa strada vecchia e scomoda – denuncia un automobilista costretto a fare un lungo giro per andare a Falconara – e speriamo che i lavori di raddoppio del tratto finiscano quanto prima senza ulteriori intoppi. Non è possibile bloccare per quasi quattro ore l’unica via di comunicazione che collega due regioni.”

Marco Antonini