MIGRANTI A MONS. VECERRICA: ‘GRAZIE PER AVERCI ACCOLTO’

L’anno pastorale dedicato alla misericordia è stato inaugurato ieri pomeriggio dal Vescovo Giancarlo Vecerrica in Cattedrale.  All’inizio del convegno – poi ha parlato il poeta e scrittore Davide Rondoni – i migranti ospiti della Diocesi di Fabriano-Matelica sono saliti sul presbiterio per un saluto. Emozionati hanno ringraziato la chiesa locale per l’ospitalità che ricevuta ed hanno raccontato il loro lungo viaggio della speranza.  “In questo primo breve ma intenso periodo di accoglienza – ha spiegato don Aldo Buonaiuto – abbiamo sperimentato il senso evangelico dell’ospitalità nei confronti del forestiero rispondendo all’incisivo appello di Papa Francesco ad essere solidali e disponibili verso chi sta scappando da guerre, dittature e oppressioni. Abbiamo accolto una sessantina di profughi che sono, quasi tutti, transitati per qualche giorno nel nostro territorio per poi proseguire il loro viaggio. Abbiamo aiutato una famiglia siriana composta da quattordici persone che ha attraversato il mare per approdare nelle nostre coste.” Un gruppo è ospite delle strutture di Melano e Collamato.

IL RACCONTO DI DON ALDO BUONAIUTO

“Ci hanno raccontato di essere scappati dalle bombe in Siria e poi dai mitra della Libia… storie terribili intrise di lacrime. Ognuno di loro, però, ci ha confidato la speranza nell’animo di poter un giorno ritornare per ricostruire il proprio Paese. Sono giunti anche tanti giovani provenienti da Eritrea, Sudan, Nigeria. Mali, Senegal, Niger e quasi tutti sono ripartiti ringraziandoci. Spesso – scrive don Aldo – la nostra Nazione è solo un luogo di transito per raggiungere Germania, Olanda o altri Paesi dove sono attesi da parenti o amici già ben integrati in quei territori. Di fatto sono pochi coloro che restano in Italia. Intanto il nostro umile servizio è quello di soccorrere chi arriva con il massimo rispetto e attenzione. Il cibo, i vestiti, i medicinali non si possono negare a nessun essere umano. Quanti poi si fermeranno per più tempo riceveranno tutto ciò che un popolo come il nostro è in grado di testimoniare: l’accoglienza insieme ai servizi che permetteranno l’inserimento e l’integrazione. L’ufficio diocesano Migrantes è attivo per coordinare questa emergenza e grazie all’aiuto di molte associazioni ecclesiali e sacerdoti ha fronteggiato al meglio questo primo round. Ora bisogna continuare, sperando nella generosa solidarietà di tutti coloro che, anche con un piccolo gesto, potranno contribuire a restituire il sorriso e la dignità a tutte le persone che bussano alla porta della nostra casa e soprattutto del nostro cuore.”