FABRIANESE DENUNCIATO PER TENTATA ESTORSIONE E RICETTAZIONE

La storia inizia verso i primi giorni del mese di giugno di quest’anno, quando un uomo di Fabriano denuncia presso la locale caserma dei Carabinieri lo smarrimento del suo Iphone, del valore di circa 500,00 euro. A distanza di circa un mese, uno sconosciuto telefona al denunciante affermando di aver acquistato su un sito di vendite online un iphone al prezzo di 200,00 euro che, all’atto della accensione, segnalava essere un telefonino oggetto di furto o smarrimento. Alla richiesta di restituzione, lo sconosciuto ribatteva di pretendere la somma di euro 100,00, altrimenti lo avrebbe venduto a qualcun altro. I militari del Nucleo Operativo, agli ordini del Maresciallo Giuseppe Marinotti, individuato il soggetto arbitrario detentore del telefonino, hanno provveduto ad effettuare una perquisizione domiciliare nei confronti di un 43 enne di Jesi, consentendo, così, il rinvenimento dell’apparecchio, successivamente restituito al legittimo proprietario. L’indagato, interrogato alla presenza del suo legale, ha ammesso aver acquistato il telefonino da un suo conoscente al prezzo di 40,00, che a sua volta lo aveva rinvenuto nei giardini Regina Margherita. Sottoposto ad interrogatorio anche il terzo chiamato in causa (un 42 enne residente a Fabriano) ha ammesso la circostanza del rinvenimento. Stante la penale responsabilità dei due soggetti, è stata redatta un’informativa alla Procura della Repubblica di Ancona, contestando in capo all’acquirente il delitto di tentata estorsione e ricettazione, mentre il delitto di appropriazione di cose smarrite al venditore, che con il suo comportamento – violando il disposto dell’art.927 del codice civile – ha omesso di consegnare al sindaco quanto rinvenuto. L’estortore rischia una pena da 5 a 10 anni di reclusione, così come stabilito dall’art. 629 del Codice Penale.