IO SFRATTATA A FABRIANO PERCHE’ SONO ITALIANA

La storia del giorno. E’ difficile arrivare alla fine del mese e, nonostante continue ricerche, il lavoro resta un miraggio per molti fabrianesi e non. Ha ricevuto due sfratti esecutivi e ieri, dopo accorati appelli, ha ottenuta una proroga di 90 giorni in attesa che il figlio più piccolo raggiunga la maggiore età. Georgieva Dmitrinka vive a Fabriano dal 2002 ed ha due figli. Dopo il primo sfratto, grazie agli uffici comunali e alle strutture caritative locali, riesce a trovare un nuovo alloggio in via Della Ceramica, in pieno centro storico. Un privato, infatti, ha concesso una casa gratuitamente alla donna prendendosi molto a cuore la situazione. Poi qualcosa non è andato per il verso giusto e la mamma – bulgara con cittadinanza italiana – si è vista arrivare lo sfratto esecutivo anche da questa nuova abitazione. “Ieri sono venuti a casa l’ufficiale giudiziario, l’assistente sociale e le forze dell’ordine. Visto che mio figlio diventerà maggiorenne tra pochi mesi mi hanno prorogato lo sfratto di tre mesi. E poi cosa faccio? Dove vado? Spero in una casa popolare. Lo Stato si comporta così perché sono di nazionalità italiana – dichiara – ho paura per i miei figli. Ieri ho rischiato che uno dei due fosse trasferito in una comunità.” La donna, che ha effettuato vari lavori, sia in fabbrica che come addetta alle pulizie, dal 2012 è senza occupazione. “Sia io che mio figlio maggiorenne – dichiara – siamo senza lavoro. Non sappiamo come andare avanti. Ho paura del futuro. Aiutatemi.” Di parere diverso gli abitanti di via Della Ceramica che hanno denunciato comportamenti non corretti da parte del nucleo familiare sfrattato. Due inquilini si sono addirittura trasferiti e il cane della donna ha azzannato una persona. “Un proprietario – dichiara un residente stanco – ha diritto di riprendersi dopo anni il suo appartamento se vede comportamenti sbagliati da parte di coloro che ci vivono?” Il Comune, da parte sua, monitora la situazione e con l’assessorato ai Servizi sociali ascolta le tante persone che, quotidianamente, si rivolgono agli uffici pubblici. “Due anni fa – dichiara il Sindaco Sagramola – abbiamo aiutato la signora a trovare una casa grazie alla sensibilità di un proprietario generoso. La situazione è complicata. Non abbiamo strutture a disposizione. Abbiamo fatto il possibile e messo in contatto la famiglia con la società San Vincenzo de’Paoli.” Sulla crisi che imperversa nel fabrianese è sceso in campo ieri il presidente del consiglio comunale che ha presentato un ordine del giorno in cui chiede che anche agli italiani in difficoltà sia dato il contributo di 35 euro al giorno come ai cittadini extracomunitari.

Marco Antonini