RENZI A PESARO: ‘NEL 2016 VIA IMU E TASI PER TUTTI’

Dopo il Meeting di Rimini Matteo Renzi ha fatto visita alla città di Pesaro, dove fral’altro ha reso omaggio nel Teatro Rossini all’archeologo di Palmira, Khaled al Asaad, trucidato dalle milizie dell’Isis. ”Il prossimo anno togliamo Tasi e Imu per tutti. Non è possibile continuare questo giochino”, afferma Renzi a Pesaro. “In Italia la tassazione è esagerata” e bisogna abbassare le imposte ma per fare questo “non basta un anno”, ha detto il premier dove ha ribadito che abbassarle restituisce “equità sociale” e non lo si fa “per guadagnare consensi”. “Abbiamo dimezzato i permessi sindacali: il sindacato è una cosa bella ma se riduci i permessi non fa male. Noi abbiamo il maggior numero di sindacalisti e politici e se noi riduciamo il numero un po’ non è un attacco al sindacato ma è un modo per dire fai meglio il tuo lavoro”.

“Ad agosto ho visto grandi polemiche sul pil che cresce poco. Per mesi siamo stati in una situazione di difficoltà del pil e ora che torna a crescere i giornali dicono: ‘cresce poco’. È chiaro che l’0,5 non basta ma, guardando, i numeri stanno cambiando”. Così Matteo Renzi parlando al teatro Rossini di Pesaro.

“Il pacchetto di riforme che stiamo tentando di fare dal jobs act a quelle istituzionali, dalla legge elettorale alla riorganizzazione PA, dalla Buona Scuola alla responsabilità civile dei magistrati. Il tentativo è che l’Italia recuperi il tempo perso”, spiega il premier. “L’Italia può giocare un ruolo nell’Europa che cambia ma a condizione che sia essa stessa a cambiare”, conclude Renzi.

“Dobbiamo uscire dal provincialismo della paura che ha cercato di invaderci in questo ultimo mese, di bussare alla porta dei nostri cuori raccontando che non abbiamo più chance, che siamo finiti. Ognuno di noi può votare e pensare quello che vuole della classe dirigente, vi può stare simpatico più o meno il Governo, il presidente della Regione, il sindaco, ma tutti insieme dobbiamo fare lo sforzo per dare al nostro Paese, ai nostri figli e ai figli dei nostri figli la possibilità di essere orgogliosi e grati di quello che hanno avuto in eredita”’. Questo l’invito del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a conclusione del suo intervento al Teatro Rossini di Pesaro dove ha firmato un protocollo per rilanciare la candidatura di ‘Pesaro Città della Musica’ come riconoscimento Unesco. ”Il punto non è se noi stiamo facendo o raccontando bene – ha detto Renzi riferendosi alla presentazione dei risultati del Governo in teatro – ma se siamo in grado di coinvolgere. Nei prossimi due anni e mezzo non ci sono elezioni, non ci sarà quindi una situazione da campagna elettorale ma di un Paese da finire di sistemare con le riforme, di un’Italia da rimettere nella giusta direzione, che non stia alla finestra ma che debba contare”.

“Per far accadere tutto questo – ha aggiunto Renzi – a livello di Governo, ci impegneremo tutti i giorni ma anche tutti voi dovete fare una cosa. Dopo vent’anni di rissa, di polemica ideologica, di un’Italia divisa fra berlusconiani e non, destra e sinistra, io che appartengo a un partito, il più grande di questo Paese, e di cui sono segretario, dico che siamo arrivati al momento in cui ognuno si può tenere le proprie idee ma di confrontarci e di lavorare tutti insieme per il bene dell’Italia senza più permetterci il lusso di perderci nel chiacchiericcio di fronte a tutta la bellezza del nostro Paese”. ”Da Pesaro, con la firma del protocollo, mi assumo l’impegno per questa città ma chiedo anche a questa città non tanto di sostenere questo Governo ma di sostenere il Paese e tutta la sua bellezza perché se l’Italia torna a fare l’Italia non ce n’e’ più per nessuno”. (Ansa)