RACCOLTA FIRME CONTRO LA VENDITA FARMACIA COMUNALE DI FABRIANO

E’ arrivato il momento in cui il comune la smetta di guardare al bilancio solo in termini monetari, ma riesca a ragionare anche in termini di bilancio sociale, ricordando e non nascondendo che quello delle farmacie comunali è un bilancio in attivo. Sono pochi i 170 mila euro annui che la Farmacom riconosce al Comune di Fabriano? No, non sono affatto pochi, si tratta di un patrimonio pubblico che funziona, che offre un servizio e che porta soldi nelle casse del comune, e quindi non esiste nessuna motivazione valida che ne indichi la vendita. Non c’è nessuna imposizione della Corte dei Conti, nessuna lettera segreta che ne imponga la dismissione. E allora… a chi giova questa vendita? Chi vuole trarne vantaggio??? Chi è il destinatario di quest’ulteriore colpo di mano? Di certo c’è solamente la volontà di questi amministratori di togliere un servizio sanitario perché per la giunta il privato è meglio del Pubblico e il Comune deve essere gestito come un’azienda. Ebbene, noi riteniamo che per gestire il Comune come un’azienda bisogna essere capaci, preparati e accorti nelle spese e nei ricavi; riteniamo che il Comune non è una semplice azienda che guarda ai profitti ma bensì al benessere della collettività, alle persone, ai servizi creati per il sociale. Il Comune siamo tutti noi. Per quanto ci riguarda, noi continueremo a batterci contro la vendita delle farmacie e contrasteremo anche l’eventualità di una vendita spezzatino.

La nostra petizione popolare propone:

di cedere, come estrema ratio la farmacia ai cittadini e non ai privati, mediante azionariato diffuso popolare per mantenere pubblico un bene comune e tutelare il personale che opera nella struttura. A partire da oggi, Sabato 25 luglio, dalle ore 9.00 in Piazza del Comune ci troverete per l’adesione alla petizione attraverso una raccolta firme, partecipare per tutelare il patrimonio comune è un tuo diritto , salvarlo è un  tuo dovere.

Comunicato Comitato Sveglia Fabrianesi